Atto Camera concernente le azioni che il Governo intende adottare, in caso di esito negativo da parte della Commissione UE sulla legge di bilancio 2018, e, nello specifico, quali misure correttive verranno prese.

 

 

 

 

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-03394. Martedì 28 novembre 2017, seduta n. 892


– Al Ministro dell'economia e delle finanze.

– Per sapere – premesso che:

da notizie di stampa si apprende che la Commissione europea invierà una nuova lettera all'Italia con la richiesta di chiarimenti ed impegni, come deciso nella riunione del 14 novembre 2017;

il vicepresidente della Commissione europea Katainen, ha dichiarato che «tutti possono vedere che la situazione in Italia non migliora» e che ci sia il rischio di deviazione dell'Italia rispetto agli

obiettivi di correzione del bilancio in termini strutturali;

il Ministro interrogato ha replicato che non risponderà a Katainen e che «la legge di bilancio è una legge solida, utile al Paese e conforme alle regole»;

per la seconda volta consecutiva, quindi, l'Unione europea ha di fatto bocciato la legge di bilancio italiana e per la seconda volta, il Governo assume lo stesso comportamento, dichiarando, all'inizio, di aver fatto una buona manovra, per poi cedere alle richieste UE, come accadrà presumibilmente anche quest'anno se non si modificherà subito lo stato di cose;

lo scorso anno, infatti, in merito ai rilievi sulla politica di bilancio dell'Italia sollevati dalla Commissione già in occasione dell'invio del Draft Budgetary Plan, la Lega Nord aveva chiesto al Ministro interrogato se esistesse un piano di bilancio alternativo, nel caso in cui da Bruxelles fosse arrivata la bocciatura: il Ministro replicò negativamente affermando convintamente che la legge di bilancio 2017 avrebbe passato indenne la verifica della Commissione;

come noto, nella seconda settimana di gennaio 2017 la Commissione europea ha reso pubblici i suoi rilievi sulla stessa, chiedendo al nostro Paese una manovra correttiva di circa 3,4 miliardi, come poi fatto durante la manovra correttiva di primavera;

quest'anno, ci era stato chiesto un aggiustamento strutturale pari allo 0,6 per cento del Pil nel 2018, mentre il Governo ha preso un impegno solo per lo 0,3 per cento. La Commissione ha stimato però che l'attuale sforzo strutturale sia solo dello 0,2 per cento e ritiene a rischio anche la correzione 2017 dal punto di vista strutturale;

la decisione sull'attuale manovra verrà presa nel mese di maggio 2018, sulla base di tutti i dati consuntivi del 2017, anziché alla fine di questo mese, come deciso nella riunione del 14 novembre –:

dato che il Ministro interrogato ha affermato che terrà conto di eventuali osservazioni sulla legge di bilancio, quali siano le azioni che il Governo intende adottare, in caso di esito negativo da

parte della Commissione UE sulla legge di bilancio 2018, e, nello specifico, quali misure correttive verranno prese.

BUSIN, FEDRIGA, ALLASIA, ALTIERI, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, CAPARINI, CASTIELLO, GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, LO MONTE, MOLTENI, PAGANO, PICCHI, GIANLUCA PINI, RONDINI, SALTAMARTINI e SIMONETTI.

(3-03394)