#migranti: in ostaggio è la sovranità italiana

 

 

 

 

 

 

"Per Avvenire i migranti, o meglio finti profughi, della Diciotti erano in ostaggio e sono stati liberati.


 

Questo il titolo oggi di apertura. E non è la prima volta che il quotidiano della Cei usa il termine 'ostaggio'.

Insomma un buonismo peloso che non corrisponde per niente a quanto la magna carta di tutte le encicliche, la 'Caritas in veritate', ci ha ben spiegato e cioè che i migranti non sono merce da sfruttare, che devono essere rispettate da tutti i punti di vista i diritti delle società di approdo e che non devono essere depauperate di uomini e donne le società di partenza. Io piuttosto credo che in questi ultimi quattro anni, con i governi Pd, ad essere in ostaggio sia stato il nostro Paese, ad essere in ostaggio sia stata la sovranità nazionale ad opera di scafisti e trafficanti di essere umani.

Per anni, nei fatti, hanno diretto e condizionato loro le politiche migratorie dello Stato italiano. Credo che anche nel caso della Diciotti due facinorosi clandestini abbiano tenuto sotto scacco un intero equipaggio, obbligando a fare rotta verso l'Italia. Credo che bisogna iniziare a vedere le cose da più prospettive. Ribadiamo: i migranti regolari sono nostri fratelli. Per chi scappa da guerre piena accoglienza, per chi invece vuole speculare su questi poveretti tolleranza zero.

Circa il giornale dei vescovi che evidentemente ‘più realista del re’ fa a gara con il Santo Padre, gli ricordiamo le parole di Papa Francesco al ritorno del viaggio in Colombia: 'Il problema dell’immigrazione va trattato con prudenza dai governi che devono chiedersi quanti posti hanno a disposizione'”.

Lo dichiara il vicecapogruppo della Lega alla Camera, Alessandro Pagano.

Roma, 13 luglio 2018

@alepaganotwit