Interrogazione sulle indicazioni date dal Governo all’Autorità Consolare Italiana in Gran Bretagna al fine di esperire tutte le azioni di tutela nei confronti del cittadino Alfie Evans, ricorrendo fino a alla Corte di Giustizia Europea.

 

 

 

 


 

Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Per sapere - premesso che:

la Lega già con altri atti di sindacato ispettivo ha sollecitato ed impegnato il governo a prendere provvedimenti urgenti finalizzati a salvare la vita del piccolo Alfie Evans;

apprezziamo la decisione del governo di riconoscere la cittadinanza italiana ad Alfie al fine di facilitare, attraverso le vie diplomatiche, il trasferimento del bambino in Italia;

sarebbe ora opportuno fare in modo che simile atto, seppur importante, non resti un semplice atto politico, ma che produca invece le auspicate ricadute giuridiche, creando così i presupposti affinché i genitori Evans possano portare il loro figlio in Italia;

in caso di pervicace diniego da parte dei giudici inglesi, la strada è quella di ricorrere con urgenza alla Corte di Giustizia europea, la cui pronuncia nel caso specifico potrebbe salvare la vita ad Alfie evitando diatribe diplomatiche fra Stati amici;

il decreto legislativo n. 71/2011, recante ordinamento e funzioni degli uffici consolari, che recepisce altresì la normativa comunitaria, conferisce infatti gli adeguati poteri dell’autorità consolare italiana per procedere con atti più incisivi;

nei confronti di Alfie i genitori non invocano alcun "overtreatment", bensì il mantenimento vitale attraverso supporti tecnici. Ciò accade ovunque vi sia un disabile grave, che non può essere ucciso o lasciato morire solo perché' disabile e solo perché' rappresenta un costo per il sistema sanitario;

se il Regno Unito non intende garantire tale mantenimento, Alfie, attraverso i suoi genitori, ha il diritto di recarsi altrove e in particolare nello Stato di cui è diventato cittadino per fruire del trattamento, come stabilito dagli articoli 2 della Convenzione EDU e 56 del Trattato sul funzionamento dell'UE, nonché dagli articoli 2, 13 e 32 della nostra Costituzione;

né Alfie né i suoi genitori hanno commesso reati per i quali possa loro essere interdetta con atto del giudice alcuna libertà, e in particolare la libertà di circolazione;

se il Ministro interrogato ha dato indicazione all’Autorità Consolare Italiana in Gran Bretagna al fine di esperire tutte le possibili azioni di tutela nei confronti del cittadino Alfie Evans, anche fino a prevedere la possibilità di ricorrere, attraverso la questione pregiudiziale, alla Corte di Giustizia Europea.

Firma

Pagano, Fontana e altri

@alepaganotwit

Â