#SICILIA: #FI POLITICAMENTE MORTA, #LEGA INTERPRETA BISOGNI DEL #POPOLO

 

 

 

 

 

 

 

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'Vecchio centrodestra deve capire che tempi sono cambiati, Salvini non sbaglia una virgola' Palermo,(Adnkronos) - "Questo classico e vecchio centrodestra deve capire che i tempi sono cambiati, che il modo di fare politica è cambiato e che soprattutto c'è una Lega che interpreta perfettamente il bisogno dell'italiano medio". A parlare con l'Adnkronos è Alessandro Pagano, deputato della Lega eletto in Sicilia e con un passato in Forza Italia. All'ipotesi di un centrodestra che veda ancora insieme il Carroccio e Forza Italia, Pagano evidenzia come "oggi le ideologie siano diverse rispetto a quelle del XIX e XX secolo. E' cambiato tutto - afferma - Destra e sinistra non è assolutamente uno schema riproponibile. Oggi gli schieramenti, le contrapposizioni, il nuovo schema ideologico vede da una parte la tecnofinanza e dall'altra il popolo. Bisogna interrogarsi sul perché il ceto medio sparisce ogni giorno di più. Frutto di un caso? O forse ci sono leggi e volontà sovranazionali che mirano a distruggere quel ceto medio che pensa, ragiona, fa studiare i propri figli? Stiamo ritornando a una sorta di nuovo feudalesimo dove l'uomo, il cittadino, l'individuo, la famiglia, non contano più nulla e mi viene da ridere quando il centrodestra dice che 'dobbiamo stare tutti uniti perché siamo il centrodestra'. Oggi c'è una parte del popolo che soffre e dobbiamo portare modalità nuove". E il nuovo è rappresentato dalla Lega, da "Salvini che non sbaglia una virgola". Il vecchio da quella Forza Italia che in Sicilia non sa interpretare le richieste di cambiamento. "Quando a Gela si alleano col Pd (il neo sindaco è Lucio Greco candidato sostenuto da Pd e FI ndr), in una città che ha perso tutto e dove la sinistra, tranne una breve parentesi del M5S, è ininterrottamente al governo dal 1991. In una città che ha perso tutto. Per la prima volta stavamo cambiando questo schema e Forza Italia gli fa il soccorso azzurro… ma per favore, questi non hanno capito niente. Allora cercano il potere, non di dare risposte ai bisogni del popolo. Quei voti che vengono da quel contesto sono tutti voti di potere, non sono voti di libera opinione. Forza Italia di Miccichè è andata in soccorso e li ha fatti vincere". E conclude: "Se ci volete isolare, snobbare, o peggio ancora allearvi col diavolo, allora fatevi la vostra strada. Siete politicamente morti e io con i morti non ci sto. La Lega interpreta i bisogni del popolo".


SICILIA: PAGANO (LEGA), 'ELETTORATO FI FANTASTICO, LI PRENDEREMO TUTTI NOI' 

'Qualche anno e anche in Sicilia faremo l'50% come in Veneto' Palermo, 14 mag. (Adnkronos) - Palermo, 14 mag. (Adnkronos) - "A noi interessano gli elettori e l'elettorato di Forza Italia è fantastico. Se i capi riescono a interpretare le sue esigenze sono contento per loro, altrimenti ce li prendiamo tutti noi. Ogni giro gli togliamo 3-4 punti percentuali perché Salvini è un virus positivo". A dirlo all'Adnkronos è Alessandro Pagano, deputato della Lega eletto in Sicilia. A Gianfranco Miccichè, commissario azzurro nell'isola che oggi ha 'rimproverato' alla Lega "un atteggiamento di arroganza che la rende lontana dai cittadini del sud", Pagano risponde con i dati delle ultime elezioni. "Miccichè non deve spararle - dice - Nel novembre 2017 la Lega con Fdi ha preso il 5,6%; quattro mesi dopo, a marzo 2018, da soli abbiamo preso il 5,8%; alle comunali, in tutti i Comuni in cui ci siamo presentati abbiamo preso mediamente il 10% e ora vedremo con le Europee… e poi mi dite se Salvini non sa parlare ai siciliani". E aggiunge: "Certo se tu vuoi l'50% al primo colpo… dateci qualche anno e ci arriviamo. Come in Veneto, anche in Sicilia".

ELEZIONI: PAGANO (LEGA), 'NESSUN ACCORDO CON M5S, FI SI E' VOLUTA SUICIDARE' 
Palermo, 14 mag. (Adnkronos) - - "Eravamo lì per mediare. Quando FI ha proposto il suo nome per Caltanissetta (Michele Giarratana ndr) abbiamo detto che non avrebbe funzionato. Gli abbiamo chiesto di indicare un altro nome, poi abbiamo proposto le primarie, ma hanno detto no. Allora fatevi la vostra strada e vediamo chi ha ragione. Non ci andiamo a suicidare per colpa vostra. E avevamo ragione noi". Così il deputato della Lega Alessandro Pagano torna sul risultato dei ballottaggi in Sicilia e sull'ipotesi, una certezza per il commissario azzurro nell'isola Gianfranco Miccichè, di un accordo politico Lega-M5S. "Non c'è stato alcun accordo - ribadisce l'esponente del Carroccio - Miccichè può dire quello che vuole e ognuno è libero di crederci ma noi abbiamo lasciato liberi i nostri elettori. Il punto però non è questo. Miccichè continua a cambiare l'ordine dei fattori, mentre dovrebbe interrogarsi sul perché il suo candidato a Caltanissetta a primo turno ha preso 8 punti percentuali in meno rispetto allo squadrone che lo sosteneva". Rispedita al mittente anche l'accusa lanciata alla Lega di essere stata disponibile a un'alleanza solo se si fosse scelto il suo candidato.
"Miccichè è uno che si fa imporre le cose? Finiamola di scherzare - sottolinea Pagano - Non avremmo imposto un fico secco e non avevamo il potere contrattuale per farlo perché loro erano 5/6 liste tutte schieratissime. Noi eravamo lì per mediare". E aggiunge: "Io conosco uomini e cose. Stiamo parlando di un candidato che era lì 26 anni fa: 26 anni fa c'era la stessa squadra che c'è adesso, stessi assessori, stessi uomini. Sono incartapecoriti e naturalmente non è soltanto un problema di anagrafe ma anche culturale". Nessun odio nei confronti del commissario azzurro siciliano. "Sono cresciuto con Miccichè e non lo dimentico - dice - Lui e Berlusconi mi vollero in lista nel 1996. Ho un rapporto che continua a essere di stima nei suoi confronti e non nutro sentimenti di odio, men che meno di risentimento, nei confronti di nessuno. Sono soltanto uno che ha la testa sulle spalle altrimenti non me ne sarei andato da lui quando non condividevo assolutamente l'impostazione politica che voleva dare , leggasi Nuovo sud, e non sarei andato nella Lega dove adesso non sto bene ma benissimo".

GOVERNO: PAGANO, 'CONTRATTI NON SONO RAPPORTI D'AMORE, NOI FEDELI E ANDIAMO AVANTI' 

"Siamo coscienti di avere firmato un contratto con il M5S. I contratti non sono matrimoni d'amore, sono rapporti giuridici nell'interesse di qualcuno, in questo caso degli italiani". Così il deputato della Lega Alessandro Pagano descrive all'Adnkronos i rapporti all'interno del governo giallo-verde. "Andiamo avanti - dice - perché i numeri sono impietosi. O questo governo o nessun governo. I Cinquestelle hanno una tattica diversa ma Salvini lo dice dal primo giorno: noi siamo fedeli e l'importante è che le cose si facciano, che le cose scritte si mantengano. Oggi l'autonomia e domani la flat tax, o viceversa". (Man/Adnkronos)