Questo è il mio elogio funebre alla Camera dei Deputati su Andrea Cammilleri.

 

 

 

 

 

 

Molto apprezzato ed applaudito per, bontà dei miei colleghi che mi hanno detto ciò, l'originalità della descrizione dello scrittore, dell'uomo di cultura Andrea Cammilleri. Tutto ciò senza farsi invischiare da alcuna retorica politica. #Lega #SalviniPremier

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Presidente,

parlerò di Andrea Camilleri con orgoglio e con piacere, non solo perché sono siciliano, ma anche e soprattutto perché sono leghista, perché non è necessario buttarla in politica sempre e dovunque, facendo polemica anche dove non c’è motivo di farne (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier), specialmente se, come in questo momento, se ne va non solo un italiano vero, ma un uomo che ha dato tanto alla cultura e in generale ha dato un contributo fortissimo al nostro Paese.

Era un siciliano autentico, ed è chiaro che questo oggi lo dobbiamo rimarcare, perché per anni si è mostrata da parte di taluni, una Sicilia macchiettistica, una Sicilia anche edulcorata nella sua sostanza e nella sua forma più vera. Lui ha saputo rappresentare in maniera autentica il genius loci, cioè la capacità di essere geniali come popolo - non parlo come individualità - come popolo, per quello che la Sicilia ha saputo rappresentare in 2.500 anni di storia, quale contributo al mondo, trasformando tutto questo in fatti concreti e attraverso elementi culturali importanti, con una capacità anche di saper valorizzare il proprio territorio, tant’è che il territorio, quel territorio, quel Sud-Est della Sicilia, oggi è diventato, grazie anche a Camilleri, una meta assoluta del turismo mondiale, senza dimenticare che quello era ed è un patrimonio dell’UNESCO che, però, in pochi in verità conoscevano. Lui ha contribuito a farlo diventare quel posto straordinario che oggi è: tutti ambiscono ad andare nella Val di Noto, questo non possiamo dimenticarlo.

Hollywood e in generale una cattiva propaganda per anni hanno spiegato una Sicilia che non c’era, lui invece è stato bravo, anche da un punto di vista della lingua: ha spiegato che l’italiano nasce perché c’è stata la lingua siciliana, che non è un dialetto, lo dobbiamo sapere tutti, lo dobbiamo comprendere tutti. Persino Dante, nel suo De vulgari eloquentia, dice che la lingua italiana nasce dal siciliano, e chi più di lui ha saputo spiegare la lingua siciliana, con una capacità più unica che rara di renderla gradevole, leggiadra, positiva, bella?

Questo è il modo migliore per potere dire che lui è stato un testimone vero della Sicilia e dell’Italia tutta. Di questo noi siamo orgogliosi, anche noi della Lega, Presidente, a maggior ragione (Applausi).

ALESSANDRO PAGANO

@alepaganotwit