Via libera Cassazione ai sei #referendumgiustizia,oltre 4mln di firme

 

 

 

 

 

 

 

Via libera Cassazione ai sei referendum Giustizia,oltre 4mln di firme Disco verde a richiesta dei Consigli Regionali del centrodestra.


Ininfluente deposito sottoscrizioni Roma, 29 ott. (askanews) - Via libera ai sei referendum sulla Giustizia, promossi da Lega e Partito Radicale. L'ha stabilito la Corte Suprema di Cassazione, accogliendo la richiesta dei consigli regionali di Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto.Lo ha comunicato la Lega. La decisione di piazza Cavour anticipa - e di fatto rende ininfluente - il deposito delle firme certificate: tra le 700mila e le 775mila a seconda del quesito, oltre a 18mila adesioni elettroniche. Il totale provvisorio è di 4.275.000 autografi, ma questa mattina nella sede milanese della Lega in via Bellerio ne sono arrivate altre 80mila. Il partito di Matteo Salvini ha preparato le sottoscrizioni certificate dopo mesi di accurati controlli che hanno visto la mobilitazione di decine di parlamentari, consiglieri regionali e decine di militanti da Ferragosto a oggi con il coordinamento di Roberto Calderoli. I moduli con le firme sono stati distribuiti in ben 368 scatoloni che hanno riempito tre furgoni. Ci sono anche sei hard disk che contengono le firme digitali e i certificati elettorali.

"I referendum - sottolinea la Lega- hanno incassato un'adesione bipartisan e hanno mobilitato molti volti noti. Tra gli altri, hanno sostenuto i quesiti Pierluigi Battista, Maurizio Belpietro, Giulia Bongiorno, Hoara Borselli, Mauro Corona, Mauro Coruzzi in arte Platinette, lo chef Alessandro Circiello, Guido Crosetto, Paolo Del Debbio, Alda D'Eusanio, Vittorio Feltri, Roberto Giachetti, Mario Giordano, Maria Giovanna Maglie, Simonetta Matone, Paolo Mieli, Giovanni Minoli, Augusto Minzolini, Luca Palamara, David Parenzo, Nicola Porro, Gabriella Privitera Corona madre di Fabrizio, Alessandro Sallusti, Vittorio Sgarbi, Sergio Staino, Francesco Storace, Giovanni Terzi, Gaia Tortora, Michele Vietti ex vicepresidente del Csm. Nonostante il no di Enrico Letta, nel Pd hanno detto sì Goffredo Bettini, Giorgio Gori, Luciano Pizzetti (deputato Pd e sottosegretario di Stato con i governi Gentiloni e Renzi), senza dimenticare altri nomi come quelli del senatore Gianni Pittella, ex socialista, e l'europarlamentare Massimo Smeriglio. Hanno firmato, ovviamente, tutti i ministri e i governatori della Lega. Un appoggio ai referendum è stato ribadito da Silvio Berlusconi e da Giorgia Meloni (pur con qualche distinguo su un paio di quesiti). Hanno aderito anche i centristi dell'Udc, con Lorenzo Cesa e Antonio de Poli, e il leader di Italia Viva Matteo Renzi. In particolare, i referendum riguardano la riforma del Csm, la responsabilità diretta dei magistrati, l'equa valutazione dei magistrati, la separazione delle carriere, i limiti agli abusi della custodia cautelare, l'abolizione del decreto Severino. Dopo il via libera della Cassazione, non è più necessario il deposito delle firme previsto per domani.