Dedicato ad Attilio Tamburrini, un grande e saggio amico.

 

 

 

 

 

 

 

E’ scritto (Ecclesiaste 8,1): “Chi è come il saggio? E chi conosce la spiegazione delle cose? La saggezza di un uomo gli rischiara il viso, e la durezza del suo volto ne è mutata”.

Il volto di Attilio era rischiarato dal saggio distacco dalle cose che egli sapeva trasmettere, dal suo sguardo profondo, dalla sua capacità di pesare uomini e circostanze, di intravvedere la direzione degli eventi (di Domenico Airoma).