Radioterapia di Gela. Pagano: E' ormai ufficiale: l'ospizio marino di Gela ospiterà il servizio di radioterapia

CALTANISSETTA - "E' ormai ufficiale: l'ospizio marino di Gela ospiterà il servizio di radioterapia".
Lo ha dichiarato l'on. Alessandro Pagano, deputato per il Pdl alla Camera, mettendo fine ad una serie di polemiche che avevano creato preoccupazione ai tanti malati oncologici che attendevano con ansia la nascita del nuovo reparto.
"Ho verificato - ha detto Pagano - da uomo impegnato impegnato nel sociale e da politico attento alle esigenze della collettività che ogni argomento che ha per tema la sanità suscita polemica.

Ciò accade in tutta Italia ma, in Sicilia, in maniera particolare forse perché nella nostra regione esistono interessi e caste, economiche e sociali, difficili da sconfiggere e che creano resistenze di ogni tipo. Nel caso specifico, tutto questo è accaduto a Gela dove l'iter burocratico è stato ritardato in maniera pretestuosa utilizzando perfino il ricatto dei vincoli architettonici pur di bloccare la radioterapia. Un tentativo che non ha avuto successo visto che l'ospizio marino diventerà il luogo di cura destinato ai malati oncologici".
Ma l'on. Pagano sottolinea che "anche a San Cataldo si è verificato lo stesso fenomeno ed è grazie anche all'intervento degli ultimi due prefetti che sono stati sbloccati i lavori. Adesso però che siamo ad un passo dal traguardo scopriamo che l'impresa non è stata pagata e che, a due mesi dall'inaugurazione, l'azienda sanitaria non ha ancora bandito i concorsi per il personale. Si tratta - continua Pagano - di trenta posti di lavoro ed è incredibile che l'Ausl sia in ritardo con le procedure amministrative che prevedono l'assunzione di infermieri specializzati, di medici e di altri professionisti indispensabili per il funzionamento della struttura".
Pagano auspica che anche a Caltanissetta si segua il metodo Brunetta. "E' compito della buona politica - ha sottolineato - segnalare ritardi e tutti quei fenomeni, al limite della legalità, che impediscono alla sanità di venire incontro alle esigenze del cittadini. In questo senso il ministro Brunetta ha colto nel segno e, oltre a diminuire gli sprechi e a dimezzare le giornate di assenteismo, bene ha fatto a mettere on line i curriculum dei chirurghi. Gli episodi di malasanità sono noti ma uno strumento in più per valutare la qualità dei professionisti a cui affidarsi non può che essere un fatto positivo. Ben vengano, dunque, questi atti pubblici che dovrebbero essere adottati anche nel nostro territorio, per il loro effetto moralizzatore affinché i manager siano costretti a scegliere i medici in base alla bravura e non secondo altre logiche che niente hanno a che vedere con la salute dei pazienti".