Tibet parlamentari bipartisan: Governo non vada a Pechino

Roma - Il governo Berlusconi, in modo ufficiale, non deve partecipare all'inaugurazione delle Olimpiadi a Pechino.
Questo il senso della manifestazione organizzata davanti alla Camera dei deputati dall'associazione Lagoai Research Foundation Italia, che da anni si batte per la liberta' in Tibet e contro i campi di concentramento ('Lao ga i') cinesi.

Alla manifestazione presenti anche una decina di parlamentari del centrodestra e del centrosinistra, per la Lega Pierguido Vanalli e Alessandro Alessandri, per il Pdl i senatori Lucio Malan e Domenico Gramazio e i deputati Alessandro Pagano e Marco Marsilio. Sul fronte dell'opposizione c'erano il senatore Pd Pietro Marcenaro, i radicali Matteo Mecacci e Marco Perduca, Rita Bernardini.
Messaggi di sostegno anche dai ministri Giorgia Meloni e Umberto Bossi.
"Ho aderito con convinzione alla manifestazione- ha detto Alessandro Pagano- contro il regime capital-comunista cinese, che da tanti anni opprime la popolazione. Mi batto anche contro i campi di concentramento cinesi, dove si vendono gli organi dei condannati a morte, contro l'invasione e la repressione in Tibet". Per questo, sottolinea Pagano, "con i colleghi parlamentari di tutti gli schieramenti ci batteremo perche' Berlusconi, in modo ufficiale, non partecipi all'inaugurazione delle Olimpiadi a Pechino. Non vorrei, infatti, che si ripetesse quanto visto nel 1936 con Hitler alle Olimpiadi di Berlino che trafsormo' l'evento in ulteriore propaganda". Antonello Brandi, presidente di 'Laogai Italia' evidenzia che il senso della manifestazione non e' quello di chiedere il boicottaggio delle Olimpiadi, ma "ottenere che la Cina riapra il Tibet alla stampa, accolga una delegazione della comunita' europea e liberi i prigionieri politici, garantendo i diritti umani". Al governo, si chiede poi di "disertare la cerimonia inaugurale delle olimpiadi.
Vorremmo che il premier Silvio Berlusconi confermasse l'orientamento espresso in un messaggio alle associazioni che lottano a fianco del Tibet, in cui definiva la linea autonomista del Tibet sempre piu' percorribile e annunciava l'impegno a renderla praticabile".