Minacce

CALTANISSETTA – "Dopo le aggressioni verbali, ora sono passati alle minacce fisiche vere e proprie per le quali ho provveduto a presentare un’altra denuncia alla Tenenza dei Carabinieri di San Cataldo".

Lo ha dichiarato l’on. Alessandro Pagano, responsabile organizzativo di Forza Italia in Sicilia, che ha denunciato con una querela contro ignoti le gravi minacce ed intimidazioni che sono state rivolte a lui e ai suoi collaboratori nel corso di questa campagna elettorale.

"Questa volta ad essere preso di mira – ha spiegato l’on. Pagano – è stato un mio collaboratore, che è anche mio cugino di secondo grado, il quale mi accompagna durante le varie manifestazioni della campagna elettorale. Diversamente da quanto accaduto in precedenza, quando sono stato oggetto di insinuazioni false ed infamanti, adesso si è sfiorato l’agguato fisico. Alcuni sconosciuti hanno cercato di fermare il mio collaboratore mentre si trovava a bordo della propria autovettura a San Cataldo con il chiaro intento di aggredirlo. Per questo episodio è stata presentata una denuncia ai carabinieri, ma c’è di più. Qualche giorno dopo, in piena notte, alcuni ignoti malintenzionati hanno aspettato mio cugino davanti alla sua abitazione di Caltanissetta e dall’esterno della recinzione hanno gridato frasi ingiuriose nei miei confronti. Non c’è dubbio che i due fatti siano tra loro correlati e riconducibili al suo impegno per sostenere la mia attività durante la campagna elettorale".

Nella sua denuncia ai carabinieri, l’on. Pagano ha fatto mettere a verbale che "in questa campagna elettorale si assiste ad una proditoria aggressione mediatica tesa a danneggiare la mia immagine. Oltre ai fatti descritti, ho altresì potuto constatare che ignoti hanno provveduto ad apporre un adesivo su tutti i manifesti con la mia immagine presenti a San Cataldo con il chiaro intento di offendermi. E’ ovvio che esista una regia, la stessa che ha messo in giro le infamanti menzogne sul mio conto nelle settimane precedenti, che punta ad alzare i toni e l’aggressività nei miei confronti. Una situazione che non mi preoccupa più di tanto ma che deve essere ugualmente oggetto di denuncia per far conoscere all’opinione pubblica chi sono coloro che vogliono conquistare il palazzo comunale e qual è la loro connotazione culturale".