ATO rifiuti

CALTANISSETTA – "La situazione dell'ATO rifiuti Cl 1 è sempre più sconcertante. E’ stato sottoposto all’assemblea dei soci un bilancio, con irregolarità procedurali e dati poco veritieri, che hanno obbligato la società di revisione Kpmg a non dare il parere positivo per la certificazione ufficiale.

Se, come dice il Presidente Cimino, le osservazioni tecniche formulate dal sindaco di San Cataldo, Giuseppe Di Forti, contrario all’approvazione assieme a tutti i sindaci di destra, non erano fondate o comunque erano irrilevanti, perché il bilancio non è stato approvato dai sindaci espressione della sinistra, con in testa il primo cittadino di Caltanissetta, che rappresentano la netta maggioranza dell'ATO di Cl e che, quindi, detengono il reale potere decisionale?".

Lo ha dichiarato l'on. Alessandro Pagano, responsabile organizzativo di Forza Italia in Sicilia, denunciando l'ennesima mancanza di trasparenza nella gestione dell'ATO Cl 1.

"La verità – ha continuato l'on. Pagano - è che di fronte alle argomentazioni schiaccianti del fronte del "no", i sindaci della sinistra che lo sostengono stavolta hanno traballato. Non si sono sentiti di coprire Cimino assumendosene la responsabilità diretta e fino in fondo di un bilancio non veritiero. E poiché, però, ancora una volta non hanno voluto o potuto abbandonarlo, hanno votato a favore di un illegittimo rinvio di trenta giorni per consentire l'approvazione del bilancio. Quello che è successo, oltre ad essere fuori dalle regole, è grave e conferma ciò che sosteniamo ormai da tempo: è una gestione non trasparente, colpevolmente condotta tra inadempienze gravissime e con coperture politiche non certo disinteressate".

"Ma è più grave – ha proseguito l'on. Pagano - che Cimino trovi ancora sostegno in una sinistra demagogica che, contro ogni evidenza, non ammette l’esistenza di una responsabilità di gestione a livello locale e nel fare ciò non vuole sentire nulla, nemmeno le ragioni dei cittadini che invece debbono prevalere. Da più parti, infatti, vengono chieste le dimissioni di Cimino (il consigliere di minoranza si è già dimesso da circa un mese) e nei consigli comunali vengono votate mozioni, approvate all’unanimità, per chiedere le dimissioni dell’attuale consiglio di amministrazione dell’ATO. Come si spiega che solo i sindaci di destra votano coerentemente e si battono per mandare a casa gli attuali amministratori mentre gli altri sindaci non chiedono le dimissioni di Cimino e dicono sì alle sue proposte? Il dato politico è chiaro. Quello che non è ancora chiaro è quando e come finirà questa dissennata gestione. Ecco perché è ferma e sempre più insistente la nostra richiesta di dimissioni del presidente dell’ATO Cl 1".