"Con il voto di fiducia sul decreto del "tesoretto" – ha spiegato l’on. Pagano - il governo ha condizionato l'evoluzione della finanza pubblica del prossimo anno. Il decreto "costa" 7 miliardi di euro. Il risultato è che il deficit di quest’anno si appesantisce: da qui le critiche di tutti gli organismi internazionali e nazionali perché a causa di ciò dovrà crescere la manovra correttiva contenuta nella finanziaria. Il governo sostiene che non servono interventi correttivi, ma riconosce sono necessari 21,2 miliardi di euro. Di questi, 7,1 miliardi servono per coprire gli impegni assunti, come i trasferimenti ad Anas, Fs, Poste, e le agevolazioni fiscali; mentre 4,1 servono per onorare il protocollo sul welfare, i contratti pubblici e le misure per la cooperazione e lo sviluppo. A questi 11,2 miliardi si devono aggiungere altri 10 miliardi di impegni per nuove iniziative. Vale a dire, servono per coprire la graduale riduzione dell'lci, le detrazioni per i figli a carico, gli sconti per la prima casa e quelli previsti per chi introduce misure di risparmio energetico. Il problema è che se il deficit del 2007 è stato appesantito è assai probabile che oltre ai 21,2 miliardi di misure di spesa, la finanziaria conterrà anche una manovra correttiva tra i 25 e i 30 miliardi di euro. In altre parole, in autunno, ma ironicamente aggiungerei anche in inverno e nella primavera successiva, si preannuncia per gli italiani, specie per noi del sud, un aumento delle tasse drammaticamente pesante e preoccupante".

On. Prof. Alessandro Pagano

Responsabile organizzativo di Forza Italia per la Regione Sicilia