Codice di autoregolamentazione.

CALTANISSETTA – "Sono centinaia le segnalazioni che abbiamo ricevuto, molte delle quali ricevute da famiglie che vivono in provincia di Caltanissetta, su programmi televisivi che rasentano la pornografia o che presentano scene particolarmente violente. E’ un fatto inaccettabile che richiede un immediato intervento da parte della politica il cui compito deve essere quello di tutelare i cittadini.

La nostra denuncia parte da Caltanissetta ma faremo tutto ciò che è in nostro potere per portare queste giuste lamentale davanti alle autorità competenti a livello regionale e nazionale".

Lo ha dichiarato l’on. Alessandro Pagano, responsabile organizzativo di Forza Italia in Sicilia, ed il primo atto di questa battaglia per l’educazione e la civiltà è rappresentato da una mozione, presentata all’Assemblea regionale siciliana che impegna il Governo della Regione nei confronti del Ministero delle Comunicazioni per il rispetto del codice di autoregolamentazione nei mass-media.

"La mozione – ha spiegato l’on. Pagano - sulla base di un’analisi dell’ufficio studi della RAI che ha analizzato oltre 2.500 ore di trasmissione in cui vengono trasmesse immagini a contenuto erotico dai network nazionali ogni anno impegna il Governo regionale ad intervenire fattivamente sul Ministero delle Comunicazioni affinché sia scrupolosamente rispettato il codice di autoregolamentazione e, allo stesso tempo, vuole sensibilizzare il Ministero alla modifica della norma prevedendo serie sanzioni per quelle emittenti che dovessero trasgredirlo".

"Il 26 novembre 1997 - si legge nel testo della mozione presentata dall’on. Pagano - è stato emanato l’ultimo codice di autoregolamentazione televisivo che fra l’altro ha individuato una fascia oraria definita "protetta" che non permette la trasmissione di spettacoli che, per impostazione o modelli proposti, possono nuocere allo sviluppo psichico e morali dei minori. La fascia protetta è una reale esigenza in quanto scene e immagini gratuite di violenza e di sesso, che possono creare turbamento nello spettatore minorenne, sono ormai in numero elevatissimo. Ma la realtà è che nessuna pena viene prevista per quelle emittenti che violano l’autoregolamentazione e trasmettono nelle fasce cosiddette protette, che vanno dalle 7 alle 22.30, immagini di violenza e di sesso con un linguaggio sicuramente non appropriato per i ragazzi".