Forza Italia, i DICO e la coscienza

Editoriale del "Giornale di Sicilia" del 27 Febbraio 2007 - Ha ragione l’ex Presidente del Senato, Sen. Marcello Pera quando denuncia il grave rischio che all’interno di Forza Italia e in tutto il centrodestra possa emergere una frattura tra chi punta sull’individualismo e chi, invece, vuole difendere i valori cristiani della nostra tradizione.

Così come è inaccettabile che la sinistra cerchi di bloccare la voce della Chiesa, come è accaduto per l’ultimo accorato appello alla famiglia da parte del presidente della CEI, Monsignor Camillo Ruini, nel nome di una presunta ingerenza nello Stato laico. Da parte nostra non possiamo che essere d’accordo con le tesi di Pera perché Forza Italia ha già ricevuto il mandato dagli elettori sui temi cruciali per il futuro della nostra civiltà ed uno di questi è appunto quello che riguarda la famiglia. Va respinto al mittente il tentativo di farsi condizionare da una presunta libertà di coscienza nel confronto sui temi etici, per i quali è principale la fedeltà agli ideali e all’impostazione programmatica di Forza Italia su questi argomenti. Una scelta che è dettata non solo dalla linea politica ma è coerente soprattutto con la tradizione ed il comune sentire della stragrande maggioranza degli italiani che, anche per questo motivo, hanno votato alle ultime elezioni per Forza Italia confermandolo primo partito del nostro Paese, sulla base di un programma che escludeva PACS, DICO e difendeva esplicitamente la famiglia.

E’ giusto garantire un aperto confronto interno rispetto alle altre posizioni e sensibilità, che pure esistono e che devono trovare risposte, ma tutto ciò non deve comportare la rinuncia al nostro patrimonio culturale e ideale e quindi alla nostra identità. A proposito di "coscienza" sulla quale la retorica si è sempre sprecata, mi piace ricordare le parole di Paolo VI°, quando affermava che la "coscienza è come l’occhio" se si è al "buio l’occhio c’è ma non vede". Allora necessita di illuminazione. E nel nostro caso l’illuminazione viene dal diritto naturale e cristiano. Vi è gente che uccide e non sente "problemi di coscienza", perchè la loro coscienza non è illuminata. Voglio dire che la coscienza senza illuminazione è nulla! Si rischia così di perdere i valori posti a fondamento di Forza Italia appiattendo le nostre posizioni su quelle della sinistra radicale. Inoltre è intollerabile, oltre che squallido politicamente, che l’Unione voglia sacrificare sull’altare della presunta unità della sua coalizione i valori ed i principi sui quali è stata costruita la nostra cultura. Il Papa, nel pieno e legittimo esercizio del suo Magistero, ha il diritto e il dovere di difendere la dottrina cattolica. Siamo in un paese davvero singolare nel quale se il Pontefice difende legittimamente valori in cui crede, alimenta scontri ideologici. Se invece la sinistra si arroga il diritto di staccare la spina a malati terminali o tenta di smantellare gli istituti sui quali è fondata la nostra società, agisce per il bene dei cittadini

Secondo noi, dunque, non è accettabile la libertà di coscienza sui PACS così come non si può lasciare al singolo la possibilità di decidere visto che il nostro partito si richiama a principi che sono condivisi da quasi tutti gli italiani. Non stiamo evocando presunti ordini di scuderia a cui i parlamentari devono sottomettersi ma è evidente che chi non avverte la necessità di prendere una posizione netta non è coerente con gli ideali che Forza Italia rappresenta. Per noi, come per la base dei nostri militanti, la famiglia è un baluardo che non può e non deve spezzato. Chi, invece, trincerandosi dietro a parole come laico, liberale e diritti individuali vuole mettere in discussione, come giustamente afferma il Sen. Pera, "le nostre coordinate ideali, culturali e di civiltà" sappia che "non siamo né liberali, né consevatori, né socialisti e né cristiano democratici ma già succubi dell’ideologia della sinistra".


Alessandro Pagano

(Responsabile Organizzativo di Forza Italia per la Sicilia)