Oncologia Gela

CALTANISSETTA – "Con le sue dichiarazioni, è emerso chiaramente che il sottosegretario alla Salute, Giancarlo Patta, non è al corrente di ciò che il suo Ministero deve fare per la realizzazione del dipartimento oncologico di Gela".

Lo ha dichiarato l’on. Alessandro Pagano, responsabile organizzativo di Forza Italia in Sicilia, commentando le dichiarazioni del sottosegretario alla Salute, Giancarlo Patta, in visita istituzionale a Gela.

"L’esponente del Governo Prodi – ha continuato l’on. Pagano - è venuto in Sicilia per fare passerella mettendo in scena, davanti ad un presunto pubblico amico, l’ennesima campagna di disinformazione. Ed è inaccettabile che ciò sia avvenuto proprio a Gela dove è grave e molto sentito il problema dell’ambiente e della salute dei cittadini. E’ falso sostenere, come fa Patta, che la Regione non ha messo un soldo per il dipartimento oncologico di Gela in quanto l’Accordo di Programma prevede che sia lo Stato a finanziare l’opera con una compartecipazione regionale. Siamo stati proprio noi, lo scorso 17 novembre nel corso di un convegno a Gela con l’assessore regionale alla Sanità, Lagalla, a chiedere ed ottenere che tutto ciò si verificasse. Il governo regionale ha nominato come manager il dottore Ettore Costa che ha realizzato quattro reparti oncologici in quattro aziende sanitarie diverse. Dunque la Regione ha fatto tutto ciò che doveva e poteva. Semmai perché Patta non va a guardare le carte bloccate al suo Ministero e mette finalmente la firma per avviare il dipartimento oncologico a Gela? Il governo nazionale da 30 giorni ha tutta la documentazione per dare l’ok alla programmazione regionale e finanziare la radioterapia e perde tempo. E’ l'ennesimo tentativo per defraudare la Sicilia e Gela in particolare? Invece di lanciare accuse, il sottosegretario agisca rapidamente. Non sappiamo se Patta abbia mentito come sono soliti fare i rappresentanti del Governo Prodi oppure sia solo disinformato. In entrambi i casi ha fatto una brutta figura ed avrebbe fatto meglio a tacere".