Sanità

CALTANISSETTA – "Negli Stati Uniti li chiamano "social watcher", letteralmente osservatori sociali. Sono quei politici che svolgono la loro attività denunciando le storture, costruendo iniziative e difendendo l’operato degli ultimi, di quelli che non hanno voce, di coloro che non sono tutelati da nessuno. Se l’on. Maira voleva mettere il bavaglio al sottoscritto non ha capito nulla della vita perché il mio operato si rifà proprio a questo modo di intendere la politica.

Due giorni fa Maira ha mentito clamorosamente affermando di essere stato buttato fuori dall’assessorato regionale alla Sanità mentre i testimoni e la lettera di contestazione dell’assessore Lagalla hanno dimostrato l’esatto contrario".

Lo ha dichiarato l’on. Alessandro Pagano, responsabile organizzativo di Forza Italia in Sicilia, replicando all’on. Maira in merito alla riunione convocata per discutere della radioterapia all’ospedale "Raimondi" di San Cataldo.

"Oggi – continua l’on. Pagano - Maira continua a mentire perché, a fronte della mia richiesta di chiarimento se egli è favorevole o meno alla radioterapia dell’ospedale Raimondi, lo stesso sfugge all’imbarazzante quesito e offende verbalmente il sottoscritto immaginando così che, cambiando obiettivo, mi possa distrarre e parlare di altre quisquilie. Devo deluderla on. Maira, Alessandro Pagano su questo argomento non molla la presa. Con la sua imbarazzata e insicura uscita di ieri, le sue esternazioni le si sono ritorte contro e confermo che lei, con i fatti, continua ad essere contro la radioterapia dell’ospedale Raimondi, altrimenti le sue frasi sarebbero state di ben altro tipo. La verità è che noi due abbiamo modi di intendere la politica completamente diversi e questo l’opinione pubblica lo sa bene. Ed è proprio all’opinione pubblica, che non considero masse da manovrare e gestire ma da rispettare profondamente, che lascio il giudizio sui fatti. Infine, piuttosto che fumare il "calumet della pace", come la metafora meticcia usata da Maira, "che passa di mano in mano in un crescendo di partecipazione" che sa tanto di inciuci da Prima Repubblica, un modo di agire che non mi sorprende per niente ma che rifiuto categoricamente, preferisco invece usare in pieno clima pasquale ben altri frasi. Da parte mia, infatti, desidero collaborare con chi ricerca la verità e la giustizia. Quella verità e quella giustizia che proprio i pazienti oncologici di tre province del centro Sicilia aspettano con speranza da anni e che giuro non saranno mai da me delusi".