La finanziaria di Prodi taglia investimenti e riduce il numero dei docenti

CALTANISSETTA – "Qualche giorno fa abbiamo letto le dichiarazioni della segreteria provinciale della Flc Cgil, Mimma Castronovo, sulla necessità di garantire in provincia di Caltanissetta un numero adeguato di insegnanti di sostegno per gli alunni diversamente abili. Siamo rimasti stupiti che a lamentarsi sia proprio un esponente della CGIL, sindacato di sinistra che sostiene il Governo Prodi. Si vede che ormai questa finanziaria sta scontentando tutti e perfino gli amici non possono fare a meno di criticare apertamente la manovra.

Nessuno, infatti, può tacere davanti alla decisione del Governo nazionale di prevedere la riduzione dei docenti di sostegno. Una scelta che penalizza ancora di più le famiglie già in difficoltà".

L’on. Alessandro Pagano, responsabile organizzativo di Forza Italia in Sicilia ed ex assessore regionale alla Pubblica Istruzione, ha ribadito la necessità "contrastare con tutte le iniziative democratiche questa finanziaria che tartassa i cittadini e le famiglie. Mentre si realizza è la controriforma della riforma della scuola Moratti, il Ministro Fioroni compie i "primi atti urgenti" e cioè azzerare i vertici e nominare uno o più commissari straordinari nei vari enti e istituti. Sono queste le priorità del governo Prodi in tema di scuola? Non sarebbe il caso di occuparsi di diritto allo studio, anziché di okkupare la scuola? Il Ministero dell’Istruzione vuole 170.000 assunzioni, tra docenti e non, avendo 11 alunni per insegnante contro i 13,3 della media OCSE. E ha l’ambizioso obiettivo di "incrementare il valore medio nazionale del rapporto alunni-classe dello 0,4%". Crea una nuova Agenzia per la ricerca e la formazione per l’istruzione, abrogando gli Istituti regionali IRRE e l’INDIRE, che forse non funzionano e andrebbero riformati, ma del perché riformarli e accorparli non c’è traccia. Ma questa finanziaria contiene anche scarsi investimenti; praticamente fondi inesistenti per l’edilizia scolastica; l’aumento di alunni nelle classi; la riduzione degli insegnanti di sostegno e di inglese e la diminuzione delle supplenze. La verità è che l’attività della sinistra è stata mirata nel sospendere alcune delle misure adottate dal precedente governo per motivi ideologici facendo così un danno al Paese a ai giovani che invece devono formarsi come classe dirigente di domani".