Cpt di Caltanissetta, l’on. Pagano denuncia la manovra della sinistra

CALTANISSETTA – "I Cpt sono strutture indispensabili per il controllo dell’immigrazione clandestina. Chi li vuole chiudere deve allora dire anche che vuole la libera circolazione sul proprio territorio degli immigrati clandestini. Questa sinistra sostiene che chiunque può entrare liberamente in Italia senza permesso e senza regole. Di conseguenza si contestano gli strumenti, come i Cpt, che servono a identificare il clandestino e a riaccompagnarlo nei paesi di origine.

Chiudere i Cpt è una richiesta assurda e pericolosa: l’immigrazione clandestina è un grave, crescente pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico in Italia. La verità è che orma il Governo Prodi è sempre più ostaggio dei ricatti della sinistra radicale: non era facile, infatti, mettere dalla stessa parte Ds e Disubbidienti, movimenti e no global, con in mezzo una legge Turco-Napolitano, di matrice ulivista, che quei centri li ha creati prima che la Bossi-Fini li confermasse".

L’on.
Alessandro Pagano, responsabile organizzativo di Forza Italia in Sicilia, denuncia la manovra strumentale della sinistra che vuole chiudere i Centri di Pemanenza Temporanea utilizzando le denunce contro la struttura di Caltanissetta, peraltro ancora tutte da verificare, per creare un caso nazionale.

"La verità – ha continuato l’on. Pagano – è che non c’è alcuna ragione per chiudere i Cpt. Invece, così come ha detto anche l’ex ministro dell’Interno, Beppe Pisanu, occorre mantenerli, potenziarli e migliorarli. E lo stesso presidente della Repubblica è stato criticato dal centrosinistra che lo ha eletto solo perché ha dichiarato l’ovvio e cioè che chiudere i Cpt è un gesto da irresponsabili. E’ chiaro che bisogna compiere tutte le verifiche e gli accertamenti sulla vicenda di Caltanissetta ma è altrettanto evidente che pensare ad una seria politica sull’immigrazione senza i Cpt è impossibile. In primo luogo perché aumenterebbe a dismisura il numero dei clandestini, che oggi costituiscono la prima fonte di approvvigionamento della criminalità organizzata e del terrorismo. Non a caso abbiamo chiesto al Governo regionale di intensificare la sicurezza antiterrorismo in Sicilia adottando anche misure straordinarie. In un recente video – ha spiegato ancora l’on. Pagano - Al Zawahiri, numero due di Al Qaeda, oltre alle minacce contro il Papa, ha diffuso dichiarazioni elencando come teatri della "jihad globale", oltre alla Francia, e i villaggi turistici in Egitto e nel Sinai, anche l’Italia. E la Sicilia, per la sua posizione geografica e per l’attività politica ed economica svolta negli ultimi anni, rappresenta un vero e proprio ponte ideale tra mondo cattolico e mondo islamico ed è evidentemente tra le zone più a rischio. Abbiamo chiesto, quindi, che il Governo centrale intervenga affinché non vengano sottovalutate le recenti minacce rivolte al nostro Paese, al fine di intensificare le difese e la vigilanza della Sicilia, punto di primo sbarco dei terroristi, spesso travestiti da clandestini".