Fondi per le attività di educazione permanente per l’anno scolastico 2006-2007

PALERMO – L’assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione, Alessandro Pagano, ha finanziato le spese per le attività di educazione permanente nelle scuole per l’anno scolastico 2006-2007. Si tratta di fondi che serviranno alle scuole per realizzare progetti educativi mirati alla valorizzazione, tutela, fruizione e conoscenza del patrimonio culturale siciliano da parte degli studenti di ogni ordine e grado.

Le scuole che vorranno usufruire dei fondi messi a disposizione dall’assessorato dovranno presentare dei progetti che prevedano, oltre alle lezioni teoriche, anche laboratori di archeologia, catalogazione, restauro e approfondimento della cultura, della storia e delle tradizioni siciliane.

I progetti dovranno anche contenere una sezione dedicata al coinvolgimento della popolazione attraverso l’adozione di beni, proposte di restauro e di riuso dei beni e prevenzione degli stessi dal degrado. Per ogni istituto partecipante è previsto un finanziamento massimo di 5.000 euro fino al raggiungimento del tetto massimo di spessa previsto da capitolo che è pari a 300.000 euro.

"Interessare i giovani verso i nostri beni culturali – ha detto l’assessore Pagano – per far sì che diventino essi stessi protagonisti e divulgatori della nostra storia e della nostra società. Questo è l’obiettivo che vogliamo che raggiunga ogni istituto scolastico siciliano.

L’educazione non deve dunque fermarsi solo alla didattica, ma deve prevedere anche momenti di partecipazione attiva che coinvolgano gli studenti in attività di recupero e di tutela del patrimonio artistico della nostra terra.

Tra le sezioni da inserire nei progetti ne abbiamo infatti previsto una che riguarda l’attività di promozione dei beni culturali da parte degli studenti che così impareranno non solo ad apprezzare i nostri tesori ma anche a promuoverli. La nostra massima ambizione è quella di creare le giuste condizioni per educare i giovani affinché diventino gli educatori di domani".