Oggi la presentazione della Giornata di Primavera del 25 e 26 Marzo

PALERMO – "Le bellezze del patrimonio artistico siciliano saranno per due giorni aperte a tutti e quest’anno ci sarà anche una novità in più. Infatti, con il contributo di un solo euro, ogni visitatore potrà difendere e partecipare al restauro di un bene a rischio.

Da un lato l’evento consente ai visitatori di ammirare monumenti magari mai visti; dall’altro ripropone il tema della fruibilità dei siti culturali.

L’impegno di ogni amministratore pubblico deve essere quello di restituire ai cittadini il proprio patrimonio, sfruttando tutte le possibilità, anche quelle dei privati, e iniziative come le "Giornate di Primavera" offrono una possibilità in più per lavorare in questa direzione".

L’assessore regionale ai Beni Culturali, Alessandro Pagano, in occasione della XIV edizione della "Giornata di Primavera" promossa dal Fondo per l’Ambiente Italiano e in programma il 25 e il 26 marzo, ha voluto sottolineare come l’azione concertata con Enti morali come il "FAI" può contribuire a diffondere una nuova sensibilità e una vera "etica di tutela" all’insegna del rispetto dei beni e in una prospettiva di apertura e conoscenza.

"Quest’anno – ha continuato l’assessore Pagano - il programma delle Giornate di Primavera prevede iniziative in tutta la Sicilia ma con una particolare attenzione a Messina, alla passeggiata barocca di Ragusa Ibla e al Giardino della Kolymbetra nella Valle dei Templi di Agrigento.

Saranno due giorni molto intensi dedicati alla scoperta di siti storici al di fuori dei normali itinerari turistici ma molto suggestivi ed interessanti. Per il quattordicesimo anno consecutivo si rinnoverà l’appuntamento con la bellezza per promuovere l’incontro tra la gente e le preziose testimonianze di cui la Sicilia è unica al mondo.

Recuperare la nostra memoria non significa una fuga nel passato, semmai è un’occasione preziosa per la promozione e per la tutela dei beni culturali e dei valori dell’ambiente per i quali i siciliani hanno sempre avuto una grande sensibilità.

Con il FAI esiste la comune convinzione che la tutela del patrimonio artistico, ambientale e paesaggistico debba passare attraverso una sempre più ampia adesione dei cittadini al grande tema della tutela e della conservazione. E’ importante che la gente conosca, che i tesori piccoli e grandi vengano alla luce e che i gioielli che possediamo siano valorizzati al massimo".