Presentato a Palermo il "Piano regionale di riqualificazione del territorio"

PALERMO – L’assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione, Alessandro Pagano, e il presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro, hanno presentato questa mattina nella sala gialla di Palazzo dei Normanni il "Piano regionale di riqualificazione del territorio, linee guida e indirizzi tecnici di attuazione".

Si tratta di un insieme di norme che regolano le modalità di intervento nei lavori di recupero del territorio, sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista architettonico e artistico.

"Con questo Piano – ha detto l’assessore Pagano – abbiamo voluto improntare le modalità operative su tre linee operative di intervento: una indirizzata al territorio e alle sue regole di conservazione e d’uso; una indirizzata ai luoghi come identificativi del sapere, della cultura e dello stile del territorio, e infine la terza che è la tradizione dei luoghi che deve essere rispettata per mantenerne intatta la matrice culturale e formale che la ha generata. Una terna di regole che ricalca in qualche modo la filosofia di Rosario Assunto, uno dei più grandi cultori e filosofi del paesaggio del secolo scorso: progettazione di qualità, regole condivise e vincoli di opportunità. Che la Sicilia sia stata attraversata da una devastante ondata di speculazione edilizia è sotto gli occhi di tutti, ma proprio per questo il nostro intento, attraverso il Piano, è di riqualificare le periferie dei grandi centri, di incoraggiare il ripopolamento dei piccoli comuni dell’entroterra siciliano e di restituire, ove si sia persa, l’identità ai luoghi. Per fare ciò abbiamo voluto che i Sindaci, le Giunte, i Consigli comunali dei centri siciliani partecipino attivamente e volontariamente all’intervento normativo così da poter creare i presupposti per dimensionare ogni intervento in funzione delle esigenze e delle caratteristiche peculiari di ogni territorio. Con le amministrazioni che avranno il coraggio di investire sul loro futuro, costruiremo un sistema di regole condivise per l’intervento "dal basso" sul territorio. Credo che sia il giusto presupposto, finalmente, per lo sviluppo culturale, sociale e turistico della nostra Isola".