Augusta, via ai lavori per il restauro e la riqualificazione di Forte Vittoria

Palermo – "La riqualificazione dei beni culturali siciliani è il nostro obiettivo principale ma non avrebbe senso se a questa non fosse accompagnata la piena fruizione da parte della collettività.

In questa ottica, il progetto di restauro e di riqualificazione del Forte Vittoria di Augusta, è un chiaro esempio di come, nel rispetto della valenza storico-artistica del monumento, abbiano eguale importanza il recupero della struttura, atto a cancellare il degrado del tempo, e una mirata opera di rilancio del monumento fiore all’occhiello della cittadina siracusana, realizzando una struttura destinata ad ospitare un centro di formazione e studi di ricerca nell’ambito dei beni culturali".

Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai Beni Culturali, Alessandro Pagano, dando il via ai lavori per il restauro e la riqualificazione del Forte Vittoria di Augusta, per il quale sono stati stanziati 5.164.000 di euro, di cui 3.930.000 per lavori a base d’asta.

Il progetto prevede la realizzazione di laboratori da attrezzare e utilizzare per le attività di studio e ricerche nell’ambito dei Beni Culturali, di aree da adibire a mostre sulla storia delle fortificazioni di Augusta oltre ad una serie di servizi (sala mensa, bar, due sale per riunioni e conferenze) destinate ad una completa fruizione del monumento.

Forte Vittoria, una fortificazione costruita tra il 1565 e il 1567, sarà inserita nell’itinerario di architettura militare della città di Augusta che comprende anche il Castello Svevo, il Castello di Brucoli, la Torre Avolos, il Forte Garzia (collegato da un cordone di pietre al Vittoria, l’Hangar dei dirigibili e il Museo della Piazzaforte.

"In coerenza con le linee programmatiche del POR Sicilia 2000-2006 – ha proseguito l’assessore Pagano - sono stati individuati gli spazi disponibili per una organizzazione funzionale del complesso architettonico, e al termine dei lavori Augusta vedrà risplendere uno dei suoi simboli più positivi che non mancherà di arricchire la già grandiosa eredità culturale della provincia di Siracusa".