“Ebraismo moderno, antisemitismo e Chiesa cattolica”

Palermo – "L’Italia è un paese di maggioranza e di tradizione cattolica, ma alla sua storia, alla sua letteratura, alla sua arte hanno contribuito in modo significativo anche le minoranze religiose. Dopo i fatti dell’11 settembre 2001, qualunque discussione sul tema delle minoranze religiose in Italia si orienta immediatamente sull’Islam, ed è molto più difficile ricondurre il discorso a temi più generali.

Senza negare che questi problemi esistano, occorre ricordare che nel programma di governo il tema della libertà religiosa era inteso con un respiro ampio e una chiave generale. Il programma della Casa delle Libertà riconosce appunto che tra le prime libertà c’è quella di religione, che contro le discriminazioni religiose va adottata una linea di tolleranza zero e che alle minoranze deve essere assicurato il pieno godimento dei diritti costituzionali. Quella ebraica è la minoranza religiosa che può vantare la più lunga presenza ininterrotta sul territorio italiano. Il suo contributo alla nostra cultura merita lo speciale interesse sia degli studiosi sia delle istituzioni. Un interesse che oggi va riaffermato in presenza di nuove e insidiose forme di antisemitismo, denunciate dalle istituzioni internazionali ma che troppo spesso prendono a pretesto eventi dell’attualità internazionale per rilanciare slogan discriminatori e razzisti che, se sono diventati vecchi, non sono però diventati meno odiosi".

Lo ha dichiarato l’assessore Regionale ai Beni Culturali e alla Pubblica Istruzione Alessandro Pagano, intervenuto al Convegno di Studi "Ebraismo moderno, antisemitismo e Chiesa cattolica" organizzato dal CESNUR presso il Centro Maria Immacolata di Poggio San Francesco.

"La discriminazione e l’odio – continua l’assessore Pagano - nascono molto spesso dall’ignoranza. Per questo i due testi che abbiamo presentato – il primo una mappa sull’ebraismo internazionale, il secondo un contributo alla storia dell’antisemitismo – non rappresentano solo un’utile aggiunta alla già ricca bibliografia italiana sull’ebraismo, ma possono diventare un evento culturale e uno strumento per stemperare le tensioni e combattere le forme di discriminazione vecchie e nuove. Fa parte del programma del governo una tolleranza zero nei confronti dell’antisemitismo vecchio e nuovo. L’antisemitismo è ormai l’anticamera del terrorismo: conoscere la storia dell’antisemitismo – e la storia dell’ebraismo – è allora un gesto pedagogico e culturale meritorio e necessario anche dal punto di vista di una politica dell’ordine pubblico nazionale ed internazionale.