Conferenza delle Associazioni antiracket e antiusura della Sicilia

Palermo – "Il racket costituisce da sempre una delle fonti di approvvigionamento più diffuse per la mafia. Raccoglie, a basso rischio, elevate somme di denaro e, fatto ancora più perverso, costituisce una rete capillare di controllo territoriale necessaria per far crescere e vivere l’organizzazione criminale.

Un profondo rigore morale ed una salda coscienza civica sono elementi essenziali per contrastare una mentalità ed un modo di essere che per tanto tempo ha oscurato un fenomeno grave e pericoloso come quello del racket sminuendone cause ed effetti. La strategia di contrasto messa in atto in questi ultimi anni si è articolata su più fronti: repressivo nei confronti della criminalità, di sostegno alle vittime con interventi di carattere finanziario e di stimolo rispetto alle associazioni che hanno rappresentato certamente un baluardo nella lotta al fenomeno. L’unione tra la gente, infatti, consente di difendersi meglio sul territorio e queste esperienze vanno senz’altro valorizzate con una rinnovata sinergia".

Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Alessandro Pagano, inviando un messaggio alla Conferenza delle Associazioni antiracket e antiusura della Sicilia, che si è svolta questa mattina nell’aula Borsellino della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Palermo.

"Molto è stato realizzato – ha continuato l’assessore Pagano - ma ancora di più deve essere fatto. A partire dalle scuole e dalle generazioni più giovani che spesso ci rimproverano di non essere solerti e decisi nel trasferire loro valori e passioni che hanno segnato le azioni dei tanti che si sono contrapposti alle violenze della mafia. Il nostro obiettivo deve essere quello di sognare, di rappresentare e costruire una identità di semplice ma autentica cittadinanza, in cui le regole del vivere civile vengano rispettate, difese e condivise apertamente e serenamente senza trovarsi a dovere vivere e morire da eroi".