Inaugurata a Palermo la galleria di EXPA con la mostra di Odile Decq

Palermo – "Sono molto contento dell’avvio di questa mostra che segna l’inizio dell’attività di EXPA, nuovo spazio espositivo nel cuore di Palermo, che si occuperà di osservare le nuove tendenze nella creazione contemporanea. Si tratta della prima galleria in Sicilia interamente dedicata all’architettura, alla grafica e al design e sicuramente l’unica nel suo genere in tutto il sud Italia.

L’Assessorato ai Beni Culturali promuoverà l’attività espositiva di questo nuovo spazio perché si trova in linea con la nostra decisione di dare un grande slancio alla promozione dell’arte e dell’architettura contemporanee, anche attraverso il protocollo d’intesa che abbiamo stipulato con la DARC (Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) per diversi progetti futuri. Uno spazio che siamo molto orgogliosi di sostenere anche per l’impegno che EXPA ha preso nella promozione della Sicilia in un circuito culturale a cui parteciperanno architetti locali e stranieri, cercando di sviluppare scambi professionali e puntando molto sulla formazione attraverso la collaborazione con la Facoltà di Architettura di Palermo e quella dell’Università di Roma Tre".

Lo ha detto l’assessore regionale ai Beni Culturali, Alessandro Pagano, inaugurando - alle scuderie di Palazzo Cefalà, in via Alloro, a Palermo - la rassegna EXPA.01, che ha avuto come ospite d’onore Odile Decq con la sua installazione "Sensual Hyper-Tension", già presentata a New York nello scorso novembre.

"Al di là dei grandi progetti architettonici che Odile Decq ha firmato in tutto il mondo – ha continuato l’assessore Pagano - condividiamo nel suo modo di intendere l’architettura, il fatto che questa sia intesa come una "scienza viva", concepita per gli uomini che la abitano. Inoltre, soprattutto in Italia, l’architettura si deve porre sempre il problema di come confrontarsi con il patrimonio, con i monumenti storici e con la grande eredità dei valori del passato. La grandezza dell’architettura contemporanea si compie quando questa riesce a confrontarsi con la nostra eredità culturale e rielaborarla in chiave moderna, nel rispetto dei grandi valori della tradizione".