L’esposizione dell’”Annunciazione” di Antonello da Messina a San Cataldo

Caltanissetta – Un dipinto del celeberrimo pittore siciliano Antonello Da Messina, l’Annunciazione, sarà esposto, dal 23 dicembre al 10 gennaio, nella Chiesa di San Giuseppe di San Cataldo. Un evento eccezionale per la cui inaugurazione, prevista per domani alle 18, saranno presenti l’assessore regionale ai Beni Culturali ed Ambientali e alla Pubblica Istruzione Alessandro Pagano, e il critico d’arte più famoso d’Italia, Vittorio Sgarbi, che illustrerà ai presenti le caratteristiche del dipinto e dell’intera produzione di Antonello Da Messina.

"Dopo la mostra "L’Isola del Mito" – ha affermato l’assessore Pagano – da noi recentemente inaugurata a Caltanissetta all’ex Palestra Bilotta, un’altra grande esposizione allieterà le festività natalizie di quanti vorranno accostarsi alla Cultura con la "C" maiuscola. Infatti, una delle più famose opere di Antonello Da Messina, artista celebrato in tutto il mondo, sarà a disposizione dei cittadini di San Cataldo e dell’intera provincia di Caltanissetta. Un evento storico per il nostro territorio permesso dal nostro grande impegno per restituire a questa parte di Sicilia, troppo spesso relegata a ruoli marginali, quello splendore che merita, in un ponte ideale che unisce San Cataldo a New York, dove la scorsa settimana è stata inaugurata l’esposizione di tre altre opere di Antonello che è stata rilanciata dai mass-media italiani e statunitensi, e a Roma, dove a marzo, presso le scuderie del Quirinale, verrà allestita la più grande mostra dei dipinti di Antonello Da Messina".

Particolare importante dell’allestimento nella Chiesa di San Giuseppe è la riproposizione del dipinto nella sua sede naturale, cioè all’interno di una chiesa. L’Annunciazione, infatti, fu commissionata da Juliano Maniuni, rettore della chiesa dell’Annunziata di Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, e venne realizzata su legno da Antonello da Messina nel 1474. Questo capolavoro è rimasto nella chiesa fino al 1906, quando, acquistato dalla soprintendenza, con la motivazione della conservazione e del restauro, fu trasportato a Siracusa. Oggi il quadro, restaurato e riportato su tela nel 1946, si trova esposto nel Museo Bellomo di Siracusa, attualmente interessato da lavori di restauro.