E' ufficiale: l'Italia non è più un paese di diritto ma di "delitto"

(ascolta l'audio) - Da giovedì 13 novembre guai ad avere un incidente o un ictus, rischieremmo di aver soppressa la nostra vita. Per la prima volta nella Repubblica Italiana si può morire per una sentenza della Magistratura. Con una sentenza della Corte Suprema infatti è stato autorizzato lo stop all’alimentazione e all’idratazione ad Eluana Englaro, la ragazza in coma da 16 anni.

I giudici hanno così deciso perchè lei, molti anni prima (SIC!), avrebbe confidato ad un’amica che non avrebbe accettato di vivere in coma. In pratica i giudici con una sentenza basata su una presunta volontà tutta da dimostrare (fra l’altro non prevista da nessuna legge votata in Parlamento) hanno "imposto" contro la volontà degli italiani, un istituto terribile come l’eutanasia.

Così adesso si può provocare la morte di una persona senza incorrere nelle sanzioni previste dal diritto vigente, vale a dire l’accusa di omicidio.

E per favore non chiamiamolo "Testamento Biologico" perché questa sentenza autorizza il consenso anticipato all’eutanasia, tutto ciò senza chiamarla con il vero nome.

Mario Melazzini, presidente della Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA), gravemente malato di Sla sin dal 2002 e che fra l’altro è anche medico, intervistato da "Il Sussidiario", dice: "l’alimentazione e l’idratazione non sono strumenti terapeutici ma nutrimento e come tali non sono mai identificabili come atto di accanimento terapeutico. Eluana non è una persona malata: Eluana è solo disabile".

E quando intervengono i cristiani sulla questione, i soliti laicisti sfegatati dicono sempre le stesse cose: i cattolici si occupino solo dei cattolici, ma non pretendano d’ingerirsi negli affari dello Stato!

Ma per dire che il malato ha bisogno di cibo e di acqua non c’è bisogno di scomodare il Vangelo, si tratta di semplice buon senso. La ragione e il buon senso, sono regole su cui si regge qualsiasi società e che obbligano tutti al rispetto, siano essi cristiani o buddhisti, agnostici o religiosi, credenti o non credenti.

Del resto basta chiamare le cose con il loro nome e tutto diventa chiaro. La legge giustamente persegue i casi di omicidio per omissione. Per esempio, se una madre smette di dar da mangiare o da bere a un neonato, che ovviamente non è in grado di procurarsi il cibo da solo, lo stesso muore e la madre è perseguita. Guai poi a non essere diligenti nella cura degli indifesi. Nei giorni scorsi una mamma di Cinisi (PA) è stata accusata dal Pubblico Ministero di omicidio perché è stata a chiacchierare a telefono per parecchio tempo e il bebè lasciato solo a fare il bagnetto nel frattempo era morto annegato.

Eppure quello che è reato per i casi che ho appena citato non lo è per certa magistratura che attraverso il dramma umano di Eluana vuole imporre agli italiani l’eutanasia. Tanto chi viene ucciso è un essere che, da certi progressisti, è considerato un peso, visto che non è autosufficiente. Volete mettere a paragone Eluana con i randagi o con i colombi? Questi ultimi guai a chi li tocca!!

Dicono che Eluana morirà dolcemente, ma dicono menzogne. Eluana smetterà di vivere dopo una lunga agonia. E’ scientificamente dimostrato che la morte per sete è la più terribile delle morti ed Eluana soffrirà bestialmente perché LEI E’ VIVA!

Nessuna spina artificiale la sta tenendo in vita, lei apre gli occhi la mattina e li chiude la sera per dormire, respira da sola e percepisce i dolori e le sensazioni.

Se viene meno questa "grammatica della vita sociale" - scrive Massimo Introvigne - viene meno la società, e il diritto della ragione è sostituito dalla violenza del più forte. Che il più forte, qualche volta, sia vestito da giudice non cambia la sostanza delle cose.

Preparatevi: l’uomo delle caverne è dietro la porta!

Alessandro Pagano