Televisioni Serial Killer

L’assassinio di Federica Squarise, a Lloret de Mar in Spagna, ci dà l’opportunità di riflettere sul nostro tempo, sulla cultura dello "sballo" che vivono i nostri giovani e sulle inevitabili conseguenze che esso produce.

Il luogo privilegiato dello sballo è la discoteca, paragonata da Vittorio Andreoli, ad una nuova cattedrale pagana dove si celebra un grande rito di trasformazione collettiva che fa dimenticare la realtà. Attorno a questa cattedrale ci sono degli ingredienti (anche chimici) come le varie droghe per sballare meglio. C’è anche una "nuova religione" con un solo comandamento: "vietato vietare".

Spesso per spiegare i frequenti atti di bullismo, si dà la colpa alla famiglia, che è diventata il capro espiatorio di tutto.

Ma il giovane non viene cresciuto solo dalla famiglia ma anche dalla scuola e dai media. Sono anche quest’ultime due agenzie a creare il clima di violenza sociale in cui viviamo.

Sui mass media da tempo non troviamo più proposte di modelli esemplari. I nostri programmi televisivi suggeriscono al giovane che è padrone assoluto della propria vita e "creatore" dei principi in cui crede. Ciò che passa sui media è il dio denaro, il messaggio che tutto è uguale, tutto è relativo, tutto è trasgressivo (per esempio: Lucignolo, Uomini e Donne, Grande Fratello, etc, etc).

Anche la scuola ha le sue colpe; non viene più insegnato ai giovani come si è costruita la nostra civiltà, non si parla più dei nostri eroi e dei nostri santi. "La storia dell’uomo viene mescolata e confusa con quella degli animali, parificando di fatto l’identità dell’uomo con quella delle bestie" (Rosa Alberoni).

Per anni abbiamo detto a Dio, di uscire dalle nostre scuole, di uscire dalla nostra società, di uscire dalle nostre vite. E Lui, da gentiluomo qual è, quietamente è uscito.

"Si girano film e show televisivi che sommergono di fango. Si fa musica che celebra violenza, suicidio, droga o ammicca al satanismo. E tutti trovano questo normale e dicono che tanto è solo un gioco[…]" (Antonio Socci, Federica, che viene uccisa nel "paradiso" senza crocifissi, 11.7.08 Libero).

Una donna americana in tv subito dopo l’attentato dell’11 settembre diceva: "ci chiediamo perché i nostri figli non hanno coscienza, perché non sanno distinguere il bene dal male, perché uccidono facilmente estranei, compagni di scuola e loro stessi. Probabilmente perché, com’è stato scritto: "l’uomo miete ciò che è stato seminato (Galati, 6; 7)."

Alessandro Pagano

Domenico Bonvegna