Un gesto di coraggio e di esempio per tutti: Magdi Cristiano Allam.

Ogni anno, la Veglia del Sabato Santo, è l'occasione in cui il Papa battezza un piccolo gruppo di persone, l’evento sarebbe passato inosservato, ma quest’anno tra loro, a San Pietro, c’era un personaggio decisamente speciale: Magdi Allam, giornalista-scrittore di origine egiziana, vicedirettore del Corriere della Sera che è stato battezzato con il nome Cristiano.

 La conversione di Magdi Allam, sancita in modo clamoroso dal suo battesimo in San Pietro durante la messa pasquale officiata da Benedetto XVI, è un gesto dirompente per almeno due motivi: "Primo: Da questo momento Allam, per gli islamici, è un "murtadd", un apostata. E la punizione che l'islam prescrive per gli adulti sani di mente che abbandonano la fede in Allah è la morte. Complimenti ad Allam per il coraggio. Secondo: Allam non è stato battezzato da un qualunque sacerdote ma dal pontefice, […]c'è il rischio concreto che nel mondo musulmano questo gesto di Ratzinger sia interpretato come una pubblica umiliazione inflitta dal capo della Chiesa cattolica all'islam"( Fausto Carioti, 23.3.08. A Conservative Mind)

Nella splendida lettera scritta sul Corriere della Sera, Allam fa una breve sintesi della propria conversione al cattolicesimo, lui che aveva cercato in tutti i modi di poter convivere con un islam "moderato", alla fine ha dovuto gettare la spugna: "Ho così dovuto prendere atto che, al di là della contingenza che registra il sopravvento del fenomeno degli estremisti e del terrorismo islamico a livello mondiale, la radice del male è insita in un islam che è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale". (Magdi Allam, La mia scelta, 23.3.08 Il Corriere della Sera).

Allam è cosciente che per la sua conversione al cattolicesimo andrà incontro all’ennesima e ben più grave condanna a morte per apostasia. Pur tuttavia è pronto ad affrontare qualsiasi situazione con la solidità interiore di chi ha la certezza della propria fede.

Infine Magdi Cristiano Allam, sottolinea il gesto storico e coraggioso di Benedetto XVI, che ha lanciato un preciso "messaggio esplicito e rivoluzionario a una Chiesa che finora è stata fin troppo prudente nella conversione dei musulmani, astenendosi dal fare proselitismo nei Paesi a maggioranza islamica e tacendo sulla realtà dei convertiti nei Paesi cristiani. Per paura.

La paura di non poter tutelare i convertiti di fronte alla loro condanna a morte per apostasia e la paura delle rappresaglie nei confronti dei cristiani residenti nei Paesi islamici. Ebbene oggi Benedetto XVI, con la sua testimonianza, ci dice che bisogna vincere la paura e non avere alcun timore nell’affermare la verità di Gesù anche con i musulmani". (Ibidem)

Ricordo che qualche anno fa il direttore dell’Ufficio catechistico della CEI, monsignor Walter Ruspi, intervistato da Jesus, sulle persone immigrate desiderose di ottenere il battesimo, consigliava loro"di soprassedere, perché abbracciare la fede cristiana sarebbe pericoloso una volta rientrata in un Paese islamico".

Certamente le linee esposte da don Ruspi e da altri hanno a cuore l’incolumità del convertito che rischia la morte nei paesi islamici, ma in questi duemila anni se la Chiesa avesse ‘consigliato di soprassedere’ a tutti coloro che chiedevano il battesimo in terre pagane, certamente la fede cristiana si sarebbe estinta. In Italia ci sono migliaia di musulmani convertiti al cristianesimo che sono costretti a celare la loro nuova fede per paura di essere assassinati dagli estremisti islamici che si annidano tra noi ma con la sua testimonianza Magdi Cristiano Allam augura a tutti questi convertiti che è arrivato il momento di uscire dalle tenebre dalle catacombe e di affermare pubblicamente la loro volontà di essere pienamente se stessi.

Alessandro Pagano

Domenico Bonvegna