Il sano realismo della Destra sulla sicurezza

Certi settori del mondo cattolico non sono convinti delle misure di sicurezza del Governo Berlusconi. Non molte settimane fa un certo fastidio avevano suscitato le pesanti dichiarazioni di monsignor Marchetto, Segretario del Pontificio consiglio per i migranti, a proposito del pacchetto sicurezza di Maroni. Aveva parlato di "abdicazione dello Stato di diritto" e di "rischio della criminalizzazione dei migranti".

Marchetto, in un'intervista, mise in guardia dal "rischio xenofobia ". Sempre puntuale, monsignor Marchetto, nel prendere le distanze dalla politica del Governo su sicurezza e immigrazione.

Tra l’altro Marchetto era stato più volte sollecitato dal Sottosegretario agli Interni Mantovano, a leggere il testo sulla sicurezza, perché convinto che il monsignore parlasse con pregiudizio e senza conoscere le misure del Governo. Ora pare che Marchetto sia stato esautorato e al suo posto è stato nominato l'arcivescovo Antonio Maria Vegliò; segno che la Chiesa non è distratta rispetto a chi, anche tra i suoi, non è sereno nei giudizi. Non solo! A scanso di equivoci, la Santa Sede avrebbe "suggerito" al monsignore ribelle di astenersi dal rilasciare ulteriori dichiarazioni.

Intanto registriamo l’approvazione da parte della Camera, giovedì scorso, del Decreto Sicurezza che mette a posto un mare di cose.

Non sorprende leggere che i soliti nomi si intestardiscono a cercare il pelo nell’uovo e non spendono una sola parola sulle mille cose buone che il Parlamento ha approvato in materia di ordine pubblico, sicurezza, misure anti-mafia.

Tanto per raccontarne qualcuna in ordine sparso: è ridiventato reato l’oltraggio a Pubblico Ufficiale con buona pace per i bulli e i mafiosetti; sarà punito chi deturpa suoli e muri pubblici e privati; i beni confiscati alla mafia saranno immediatamente messi a disposizione dello Stato applicando un principio sacrosanto quanto semplice e cioè colpire la mafia nei loro tesori, azzoppandoli finanziariamente e immobilizzandoli operativamente; sono diventate pesantissime le multe e le sanzioni penali per chi guida in stato di ebbrezza e sotto le droghe; sono finite le attenuanti per chi compie violenze nelle proprietà altrui e così via, con altre decine e decine di buoni provvedimenti.

Insomma tutto quello che le sinistre avevano fatto passare negli anni, in nome di una pseudo tolleranza e di un libertarismo di tipo ideologico, oggi viene finalmente ridimensionato. Di tutto questo ovviamente su "Repubblica" e su quel tipo di stampa nemmeno un commento positivo, in compenso tutti addosso sulle Ronde.

Ah! A proposito. Raccontiamo quello che è successo soltanto l’altra sera a Miriam, la figlia di un nostro amico che si è trovata in difficoltà in periferia nord di Milano, con la metropolitana fuori servizio e col telefonino scarico. Non riuscendo a comunicare con i genitori ha chiesto aiuto ad una signora che l’ha aiutata; è stata lei a chiamare i genitori con il suo cellulare ed ha aspettato il taxi che l’ha riportata a casa.

Inconsapevolmente la signora col suo gesto ha svolto quelle funzioni che dovrebbero avere le cosiddette Ronde.

Alessandro Pagano

Domenico Bonvegna

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