"Breviario miniato dei Carmelitani di Sutera"

Presentazione del "Breviario miniato dei Carmelitani di Sutera"

(Incontro organizzato da: Città di Sutera)

Fra gli intervenuti: Prof. Alessandro Musco (Direttore Officina Studi Medievali Palermo); Padre Giovanni Speciale (Responsabile Beni Culturali Diocesi di Caltanissetta); Altri.

Sintesi della relazione dell’On.le Alessandro Pagano – Assessore Regionale al Bilancio e Finanze.

Régine Pernoud, docente di Storia Medievale nonché la più grande scienziata al mondo in tema di Medioevo, nel suo "Luce del Medioevo"ci spiega:

  1. La storia così come ci viene trasmessa dalla scuola ha subito alterazioni. Infatti il Medioevo chiuso e ignorante è patrimonio della gente comune, ma non degli studiosi, perché essi sanno che tale immagine è falsa!
  2. L’immagine del Medioevo buio e superstizioso, ormai è superata e, grazie alla ricerca dell’Officina di Studi Medievali e al Comune di Sutera che hanno riscoperto e sponsorizzato il "Breviario Miniato dei Carmelitani", viene rivelato un altro tassello:
    • Il male del nostro tempo: la perdita della nostra identità.
    • Quando le cose vanno male dobbiamo interrogarci su cosa fare.
    • Questo non è salotto culturale, o archeologismo culturale, ma è ricerca della nostra origine. Chi eravamo e dove stiamo andando a parare.
    • Noi non siamo figli di nessuno. Abbiamo un grande passato che non va guardato con l’occhio del nostalgico, ma con l’intelligenza di chi vuol trarre lezioni e indicazioni per il futuro.
    • Il Medioevo è una pagina della nostra storia. È la sintesi del meglio del mondo romano antico, della sapienza greca e del Cristianesimo. Perché l’identità cristiana e la cultura cristiana non è solo la storia degli ultimi 20 secoli; Cristo con la sua rivoluzione sociale prende e trattiene anche tutto ciò che lo precede a cominciare da Platone, Aristotele per arrivare al mondo romano antico.
    • La civiltà cristiano romano-germanica ha dimostrato di saper convertire, rettificare, integrare i "popoli altri" e i barbari.
  3. Conoscere la mentalità medievale aiuta pertanto a far capire ed apprezzare l’epoca e guardare a tale modello con interesse:
    • Il Microcosmo nel Medioevo era costituito dal nucleo familiare; esso riproduceva il macrocosmo (le Signorie e lo Stato da difendere sopra ogni cosa).
    • Il Senso Pratico: i nostri antenati non avevano altro criterio che l’utilità. Arte, Decorazione, Architettura dovevano essere si belli, ma anche utili.
    • Scoperte e Scienza si imponevano solo se appoggiate sull’esperienza.
    • Umorismo e Ironia. Era un’epoca gioiosa e serena.
    • Casa. Era intesa in senso ampio: Focolare, Feudo, Parrocchia, Gruppo.
    • Pellegrinaggio (viaggio quale missione) e Accoglienza del Pellegrinaggio. Era una società globalizzata. "Sappiamo misurare il lavoro che rappresenta una fortezza come Château-Caillard, o una cattedrale come quella di Albi, ma quel che è difficile da realizzare è che l’una e l’altra furono edificate da personaggi la cui vita era fatta di andirivieni: dal mercante che lascia la sua bottega per le fiere di Champagne o di Fiandra, o per trafficare sui banchi di vendita d’Africa o d’Asia Minore, fino all’abate che se ne va a ispezionare i suoi monasteri; dagli studenti in cammino da un’università all’altra, fino ai signori che visitano il loro contado, o ai vescovi in giro per le loro diocesi; dai re che partono per la Crociata, fino al popolo minuto che cammina verso Roma o San Giacomo di Compostella – tutti, chi più chi meno, partecipano di questa febbre del movimento, che fa del mondo medievale un mondo in marcia. (Régine Pernoud).
    • Libertà individuale. Da quando è in grado di agire (16 anni), l’uomo medievale può allontanarsi, fondare una famiglia, partire per le Crociate. I suoi beni sono amministrati dalla famiglia.
    • Società a misura d’uomo e secondo il Piano di Dio.

    Il prossimo futuro

  4. L’Europa rischia di non esserci più! L’Europa culturalmente e Cristianamente intesa!
  5. La rinascita dell’Islam non avviene perché questi paesi sono ricchi ma bensì perché l’Islam offre una base spirituale per i popoli che altri modelli culturali hanno smarrito.
  6. L’Europa ha vinto tecnicamente ma ha realizzato una società secolarizzata. Con la Tecnocrazia e l’universalizzazione del suo modello di vita nel mondo, l’Europa ha fatto morire il mondo dei Valori, la sua cultura e la sua fede su cui è basata la propria identità.
  7. L’Europa proprio nel momento di massimo successo si è svuotata dentro. Ha perso l’anima! Non ha più voglia di futuro (crisi demografica docet).

Due diagnosi per il futuro

  1. Oswald Spengler: "Nelle espressioni culturali esiste una legge naturale: c’è un inizio, c’è una fine". La sua tesi è che l’Occidente sarebbe giunto alla sua epoca finale.
  2. Arnold Toynbee: "Se si conosce la causa della crisi, si può indicare anche la via della guarigione: deve essere nuovamente introdotto il fattore religioso, di cui fa parte l’eredità religiosa di tutte le culture, ma specialmente quello che è rimasto del cristianesimo occidentale. Alla visione biologistica si contrappone qui una visione volontaristica, che punta sulla forza delle minoranze creative e sulle personalità singole eccezionali". La sua tesi è che esiste un progresso materiale tecnico e un progresso reale che è la ricerca e il ritrovamento del Sacro. L’Occidente è in crisi perché è passato dal Sacro al tecnicismo, al nazionalismo, al militarismo, al secolarismo. Una minoranza salverà però il mondo. Noi sappiamo che ha ragione Toynbee:

Note Bibliografiche: