I cento anni del villino Basile

I cento anni del villino Basile

(Convegno organizzato da: Università degli Studi di Palermo, Presidenza della Facoltà di Architettura)

Dispare et unum 1904-2004. I cento anni del Villino Basile

Fra gli intervenuti: Giuseppe Silvestri (Rettore dell’Università degli Studi di Palermo); Giuliano Leone (Preside facoltà di Architettura Università Palermo).

Sintesi della relazione dell’On.le Alessandro Pagano – Assessore Regionale ai Beni Culturali e Ambientali e alla Pubblica Istruzione

Lo sviluppo della promozione del patrimonio monumentale siciliano richiede iniziative complesse che non possono prescindere da un'opera di riapproprìazione dell’identità storica e culturale dell'isola.

Coerenza degli strumenti e capacità operativa sono tuttavia gli ingredienti fondamentali per procedere, con elementi certi e metodologicamente appropriati, a quella valorizzazione del nostro patrimonio che prelude al desiderio di conoscenza.

A questo vuole rispondere la celebrazione del centenario che offre l'occasione di riscoprire uno degli edifici di quel periodo storico che rappresenta una riconosciuta identità culturale della città di Palermo quella legata al periodo Liberty il cui valore è stato accreditato fin dal suo nascere come esperienza completa ed originale.

All'attività di Basile, alla perfezione esecutiva delle sue architetture e alla qualità rigorosa delle sue linee sinuose, la città di Palermo deve la definizione di "piccola capitale del Liberty" attribuitale da Leonardo Sciascia.

  1. Villino Basile: opera innovativa senza richiami formali a stili e repertori dell’architettura storica. Il Basile (visto che era la sua abitazione) ne fece un manifesto culturale. Tutto era innovativo, compreso gli arredamenti.
  2. Come ci leggeranno i nostri figli tra 400 anni? Male! Saremo giudicati la generazione del caos opulento e degli abusivismi.

Quali sfide ci indica il Basile per uscire dal caos e dal disordine:

  • riscoprire la nostra identità
  • ricercare la qualità della progettazione
  • far nascere un dibattito culturale fra università e ordini professionali

Fernand Brodel: "La Sicilia, essendo un’isola è aperta a tutti i venti"; pertanto, dobbiamo aprirci all’innovazione e ricercare una Architettura che miri al rispetto urbano e a realizzare una società a misura d’uomo e per l’uomo.