L’Isola dei tesori. Meraviglie delle Chiese siciliane

L’Isola dei tesori. Meraviglie delle Chiese siciliane

(Organizzato da: Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana; Galleria d’Arte Palazzo Waldestein – Praga)

Fra gli intervenuti: S.E. Giorgio Radicati (Ambasciatore Italiano in Repubblica Ceca); Vit Vilns (Direttore della Galleria d’Arte Antica palazzo Waldestein – Praga); Luciana Rocca (Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura)

Sintesi della relazione dell’On.le Alessandro Pagano – Assessore Regionale ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione

  1. La Mostra è inserita nell’ambito dei programmi di Internazionalizzazione promossa dall’Assessorato per i Beni Culturali e Ambientali con i fondi dell’Unione Europea.
  2. Il nostro patrimonio inestimabile non può restare solo per la Sicilia, ma deve diventare BENE DELL’UMANITA’ CONOSCIUTO E DA FAR GODERE.
  3. Abbiamo scelto la Repubblica Ceca:
    • sia per le incredibili affinità (i nostri Santi sono i loro Santi);
    • sia per festeggiare l’ingresso della Repubblica Ceca in Unione Europea;
    • sia per rimarcare che la matrice culturale dell’Europa (piaccia o no!) è costituita dal Cristianesimo.
  4. In questo continuiamo una tradizione antica. La Sicilia ha avuto storicamente il ruolo di "ponte" fra le realtà mediterranee ed europee. La Sicilia è sintesi di più culture che si mescolano e che acquistano nuova identità. Siamo e ci sentiamo ambasciatori della nostra più forte ed autentica cultura europea.
  5. Ci fu già una risalita della Sicilia alla Bohemia e alla Moravia, attraverso contatti letterari e leggende di autori anonimi romani diffuse nel periodo in cui gli slavi pagani invadevano l’Europa centrale, che preparò il campo alla conversione al cristianesimo di quelle terre. Fu un ragazzo siciliano San Vito che fece da precursore per la conversione della Bohemia.
  6. La Repubblica Ceca ha subito dagli eventi storici (Nazismo e Comunismo) una distruzione della propria identità storica. La Sicilia ha subito un blocco per certi versi simile per colpa dell’iper-assistenzialismo. Oggi, grazie "all’Isola dei Tesori", la storia si prende la rivincita.
  7. Ernest Junger: "Nell’umanità non cessa mai il bisogno di riscoprire le proprie radici. Ci sono epoche in cui questa esigenza sociale non viene avvertita, ma quando l’umanità si accorge di essere con le spalle al muro e sta perdendo tutto, quando il degrado lo sta sommergendo allora i resti di un passato emergono con forza! Quando succede questo c’è bisogno di saper da dove si viene e quali sono le proprie radici. E qui accade il miracolo: LA STORIA RESTITUISCE".
  8. La mostra che si articola in due sezioni relative agli argenti e ai coralli, espone una ricca campionatura di manufatti rappresentativi delle diverse zecche operanti in Sicilia dal XV al XVIII secolo: un particolare accento è posto su quello di Palermo e Messina, senza tuttavia trascurare la produzione degli altri consolati che facevano capo alle città di Catania, Acireale, Siracusa e Trapani. L’excursus espositivo si apre con una esemplificativa rassegna di opere emblematiche del Quattrocento siciliano, ove coesistono una sempre crescente diffusione del linguaggio catalano ed aragonese e la presenza di forme ed espressioni artistiche di provenienza nordica e centro italiana da tempo introdotte in Sicilia per il tramite di mercati liguri, veneziani, pisani attraverso le rotte commerciali del Mediterraneo.
  9. Gli oggetti liturgici raccontano in maniera mirabile la fatica umile delle botteghe artigiane siciliane che, applicate nella trasformazione di materiali preziosi, fabbricarono lo splendore di oggetti di prestigio per l’uso liturgico e rituale, a servizio del sacrificio perpetuo della S.Messa.
  10. L’uso dell’oro, dell’argento, del corallo e delle pietre preziose in genere, nell’arte sacra, non è mai finalizzato all’apoteosi della potenza terrena dei possessori degli oggetti (anche se a volte può esserlo stato…) ma veicolo sensibile per la manifestazione, "epifania", dello splendore del sacro.