Biennale di Venezia: Presentazione del Museo Regionale Siciliano di Arte Moderna e Contemporanea

Biennale di Venezia: Presentazione del Museo Regionale Siciliano di Arte Moderna e Contemporanea

Organizzato da: Ass.to Reg.le ai Beni Culturali ed Ambientali; Ministero dell’Economia e delle Finanze)

Relazione dell’On.le Alessandro Pagano – Assessore Regionale ai Beni Culturali e Ambientali e alla Pubblica Istruzione

Josif Brodskij – Introduzione a "Mappa del nuovo mondo": "Poiché le civiltà sono qualcosa di ‘finito’, nella vita di ognuna viene un momento in cui il centro non tiene più. Ciò che allora si salva dalla disintegrazione non è la forza delle regioni ma quella della lingua. Così fu per Roma e, prima, per la Grecia ellenica. Il compito di ‘tenere’, allora, ricade sugli uomini delle province, delle periferie. Contrariamente a quanto si crede di solito, la periferia non è il luogo in cui finisce il mondo, ma è proprio il luogo in cui il mondo si decanta. È un fenomeno che riguarda la lingua non meno che l’occhio".

In una storia della Sicilia che dura da 5.000 anni esistevano due lacune che nessuno aveva mai ricercato.

La prima riguardava l’architettura della Tholos: una forma di sepoltura monumentale che si diffonde alla metà del II millennio a.C. nel Mediterraneo di cultura minoica e micenea (la più famosa è il cosiddetto "tesoro di Atreo" o "tomba di Agamennone" a Micene/Argolide-Grecia/1400 a.C.). lungo la nostra Valle del Plaatani ci sono decine di Tholos: le più famose sono quelle di Sant’Angelo Muxaro (Agrigento), di Gulfa-Alia (Palermo), di Milena (CL) – sono più antiche di 9-10 secoli delle testimonianze greche.

Queste testimonianze saranno presentate all’opinione pubblica nei prossimi mesi.

In Sicilia sono presenti le tracce e le testimonianze di tutte le civiltà che, dalla preistoria ad oggi hanno caratterizzato lo scenario mediterraneo, nel bene e nel male…

Parlare della contemporaneità, da noi, significa anche questo: ri-leggere con occhi contemporanei le radici antiche del nostro futuro: perché "Identità è Futuro". Paradossalmente perciò in Sicilia anche l’arte antica è moderna perché parla a noi e ci pone l’eterna questione del senso della vita a cui l’arte cerca di dare risposte compiute.

La seconda lacuna riguarda l’arte contemporanea: il Museo Regionale di Arte Contemporanea che avrà sede Palermo nasce non solo per colmare una lacuna nell'offerta della Sicilia ma anche e soprattutto per rappresentare un elemento di coesione tra tutti i soggetti pubblici e privati che concorrono allo sviluppo socio-culturale della Regione e del meridione d'Italia.

Per la prima volta la Sicilia si occupa a livello strutturale di arte contemporanea attraverso un progetto che parte dal pieno recupero di un bene architettonico, quale Palazzo Belmonte Riso. E si tratta di un passaggio da sottolineare perché la nostra politica culturale è caratterizzata dalla tutela, dalla fruizione e dalla promozione, espressioni di uno stesso concetto che intende valorizzare con eguale dignità il "contenuto" quanto il "contenitore".

II progetto ha seguito il suo percorso sulle linee direttrici individuate: ha contribuito alla riqualificazione di Palazzo Belmonte Riso trasformandolo in museo permanente dedicato al contemporaneo, con particolare attenzione all’attivazione di corsi di formazione per operatori culturali che coinvolgano anche le comunità locali, le Scuole d’Arte, le associazioni..

Il nuovo Palazzo Belmonte Riso sarà il propulsore culturale e il nuovo salotto della città.

Il suo restauro è quindi l'occasione per inaugurare, con l'inserimento di un importante elemento di contemporaneità, una nuova stagione di interventi nel centro storico, in cui la storia e la tradizione siano non il sudario della conservazione, ma l'ordito in cui inserire momenti importanti di sviluppo e di crescita del mondo che ci circonda, pensare al futuro per valorizzare il passato e vivere meglio il presente. Dal recupero di Palazzo Belmonte Riso ha origine quindi un laboratorio di produzione culturale che nasce da un presente privo di strutture organizzate e di attenzioni al contemporaneo, aperto a tutte le espressioni, a tutte le risorse siciliane, a tutte le suggestioni internazionali, a tutti i protagonisti dell'arte di oggi. I giovani della Sicilia troveranno nel nuovo Museo uno spazio vivo, tecnologicamente all'avanguardia, piacevole e divertente, che sarà anche un punto di riferimento indispensabile per la formazione in ambito culturale in Sicilia. Questo risultato è anche una straordinaria esperienza di collaborazione tra lo Stato e le regioni in un progetto, che ha consentito di sperimentare processi amministrativi e gestionali innovativi e che hanno coinvolto vari livelli decisionali in un processo di condivisione dell'impegno e dei benefici.