MAZZARA TOKIO AICHI.Il Satiro Danzante: appunti di viaggio

Le file silenziose e ordinate all'ingresso del National Museum di Tokyo, uomini e donne che del Satiro già sapevano tutto, istruite sin dai cancelli d'ingresso da un catalogo a misura di tasca.

L'allestimento sobrio, essenziale, nel puro stile minimalista che solo apparentemente strideva con la quantità di gadgets ispirati alle opere di una Expo Universale che ha voluto rendere omaggio ad un popolo innamorato tanto della cultura classica quanto della funzionalità dei luoghi della cultura. L'entusiasmo riscontrato ad Aichi, costante e contagioso, rasentava la devozione: dai nostri amici del Dipartimento del Restauro che del Satiro conoscono; ogni segreto agli addetti ai servizi, testimoni di una fantastica avventura lunga sette mesi che ha consegnato l'ambasciatore della cultura siciliana allo stupore del mondo. La compostezza e il compiacimento sempre misurato della delegazione di Mazara, nella quale spiccava la figura di antico marinaio di Francesco Adragna, al momento della consegna di una riproduzione bronzea del Satiro ad una principessa della dinastia imperiale giapponese. Mille immagini, mille emozioni: ma se devo selezionare ricordi e sensazioni vissuti in prima persona le opzioni scattano automatiche.

Una bambina che in attesa di entrare al museo gioca con una riproduzione in scala del Satiro, la stessa che lascerà, con il sereno assenso dei suoi accompagnatori, ai piedi della statua dopo averla ammirata girandole attorno e tentando di imitarne la postura. Nel suo inchino finale non c'era nulla di ispirato dagli usi del suo popolo, ma una divertita e istintiva ammirazione.

E poi l'accoglienza calorosa della comunità di Mazara durante la Notte Bianca dedicata al Satiro. Se l'aspetto mondano della celebrazione poteva dirsi concluso con la festa di piazza, la grande folla che ha atteso l'oscurità della notte per trascorrere anche pochi minuti con il Satiro rappresenta il desiderio di riabbracciare un membro della propria comunità. Uno spirito di appartenenza che, forse, nelle metropoli sta via via scemando e che rimane ancora saldo in cima ai valori dei siciliani. E questi appunti dì viaggio vogliono essere un omaggio con dedica a tutti coloro, siciliani e non, che hanno condiviso con il Satiro il suo mondo, la sua spiritualità, il suo essere simbolo di aggregazione e di cultura della pace.

Alessandro Pagano

Assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali

e alla Pubblica Istruzione