Inaugurazione della nuova sede degli Uffici E.R.S.U.

 Inaugurazione della nuova sede degli Uffici E.R.S.U.

Organizzato da: Università degli Studi di Catania

Relazione dell’On.le Alessandro Pagano – Assessore Regionale ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione

Gli ERSU rappresentano senz’altro un anello di congiunzione indispensabile tra il mondo dell'università, la Regione e gli enti locali e garantiscono servizi, sussidi e supporti importantissimi agli studenti. Ma non ci si può e non ci si deve fermare ad una valutazione puramente tecnica o si rischia di affrontare i problemi con un tecnicismo sterile che impedirebbe di fatto di adeguare le risposte delle amministrazioni alle ricerche degli studenti.

Prendere come esempio i sistemi di istruzione europei per eguagliare il loro stesso livello qualitativo non è forse l’obiettivo da raggiungere. In molti casi, infatti, le università estere hanno dato dimostrazioni di scarse qualità tecniche e in diverse occasioni hanno messo in seria crisi il sistema Europa. Di fronte ad una situazione come questa non c’è dubbio che abbiamo l’esigenza di correre ai ripari per recuperare gli eventuali errori e per migliorare i nostri standard. Il punto di partenza è migliorare le strutture come gli ERSU che, coordinate con la regione, destinano risorse importanti al mondo dell’istruzione. Se fino ad ora è stato sufficiente l’impegno profuso dagli amministratori, oggi occorre un sistema di coordinamento di programmazione e di controllo. È evidente che dobbiamo offrire pari opportunità agli studenti provenienti dai diversi comuni della stessa regione. Se fino a qualche tempo fa, la regione è stata poco incisiva in questo settore, adesso in virtù della legge sul diritto allo studio del 2002 – fortemente voluta dal governo regionale – abbiamo cominciato a dare risposte concrete grazie anche all’opera degli ERSU. Ma alle strutture e alle procedure tecniche, bisogna sempre affiancare i valori e gli ideali che da tempo sono scomparsi in questa Europa malata in cui si è assistito alla sterile affermazione di una scienza di stampo laicista che pretende di dare risposte in nome di un razionalismo che tutto significa e nulla rappresenta. Bisogna imparare a costruire su radici solide e su valori.

È dunque nostro compito tenere il rilancio della cultura e degli ideali per costruire una società a misura d’uomo. E lo stiamo facendo con le attività di orientamento per gli studenti; percorsi virtuosi post laurea per aiutare i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro e con i poli informativi d’eccellenza come il politecnico del mediterraneo che è il nostro grande vanto. Proprio sul politecnico del mediterraneo si gioca la grande scommessa per il nostro futuro. Pubblica amministrazione, impresa e ricerca sono i tre pilastri fondamentali di una nazione. La rete telematica del mediterraneo servirà a mettere in contatto tutti i centri universitari siciliani e grazie ad investimenti pari ad oltre 200 milioni di euro metteremo la nostra impresa nelle condizioni di offrire ricerca ed essere così competitiva.

L’efficienza tecnica deve dunque camminare di pari passo con un progetto di politica culturale che sia identificativo della nostra storia e della nostra identità. Un processo che vede i ragazzi sempre al centro dell’attenzione perché soltanto conoscendo la propria storia e le proprie tradizioni, si può costruire un futuro che garantisca valide prospettive. Non ci può essere futuro senza una precisa identità, non si può costruire un’identità senza pensare agli effetti che si desidera produrre in tempi futuri.