Il Codice da Vinci: mito, realtà, provocazione?

Il Codice da Vinci: mito, realtà, provocazione?

Convegno organizzato da: Thomas International e Assessorato Regionale ai Beni Culturali)

Sintesi della relazione dell’On.le Alessandro Pagano – Assessore Regionale ai Beni Culturali e Ambientali e alla Pubblica Istruzione

  1. Quanto ci sia di serio e quanto di mistificatorio è sotto gli occhi di chi vuol vedere.
  2. La nostra identità abbiamo sempre sostenuto è il nostro futuro, ma quando questo pseudo romanzo mette in dubbio la componente fondamentale della nostra radice (Gesù Cristo sposato e con figli) si mette in dubbio anche la nostra identità.
  3. Non si può dire che è solo un romanzo perché l’autore insiste che non è così ("oltre il 90% di verità"). Da qui la volontà di manipolare e realizzare un complotto.
  4. Rimando alle tecniche usate dal KGB nel libro "il Montaggio" di Vladimir Valkoff per diffondere menzogne.
  5. Si provi ad immaginare se questa falsità e queste offese fossero state profferite ad un’altra religione. Immaginiamo questo scenario: esce un romanzo in cui afferma che il Buddha, dopo l’illuminazione, non ha condotto la vita di castità che gli si attribuisce, ma ha avuto moglie e figli. Che la comunità buddhista dopo la sua morte ha violato i diritti della moglie, che avrebbe dovuto essere la sua erede. Che per nascondere questa verità i buddhisti nel corso della loro storia hanno assassinato migliaia , anzi milioni di persone. Che un santo buddhista scomparso da pochi anni – che so, un santo zen come il giapponese Suzuki – era in realtà il capo di una banda di delinquenti. Che il Dalai Lama e altre autorità del buddhismo internazionale operano per mantenere le menzogne sul Buddha servendosi di qualunque mezzo, compreso l’omicidio. Pubblicato, il romanzo non passa inosservato. Autorità di tutte le religioni lo denunciano come un’odiosa manifestazione anti-buddhista e un incitamento allo scontro fra le religioni. In diversi paesi la sua pubblicazione è vietata, fra gli applausi della stampa. Le case cinematografiche, cui è proposta una versione per il grande schermo, cacciano a pedate l’autore e considerano l’intero progetto uno scherzo di cattivo gusto. Lo scenario non è vero, ma quello che discutiamo stasera è simile ed è tutto reale. Solo che non si parla di Buddha, ma di Gesù Cristo; non della comunità buddhista, ma, della Chiesa cattolica; non di Suzuki e del suo ordine zen ma di san Josemarìa Escrivà e dellOpus Dei da lui fondata; non del Dalai Lama ma di Papa Giovanni Paolo II di venerata memoria.
  6. Theo Van Damm è stato ucciso e in un colpo solo messi a tacere tutti gli olandesi che avevano diversità di veduta sull’Islam. Per molto meno lo scrittore iraniano Rushdie è costretto all’esilio. La verità è quella che scrive Philip Jenkins "l’anticattolicesimo è l’ultimo pregiudizio ancora accettabile". Se si parla male dell’omosessualità o di qualche religione si finisce linciati. Invece sul cattolicesimo si può dire tutto!
  7. Si parla tanto male di diritto delle minoranze ma bisogna vedere quali minoranze. Nei paesi musulmani le minoranze cristiane non sono tutelate.
  8. Nei paesi occidentali si sostengono le minoranze in un modo discutibile: facendo finta che le maggioranze non esistano. In Spagna Zapatero provoca la maggioranza del suo Paese,con misure anticristiane e anticlericali. Zapatero sostiene che questi attacchi alla chiesa garantiscono la MULTICULTURALITA’. Tutti uguali quindi! Ma lo zapaterismo è una fabbrica di xenofobia perchè quando vengono disprezzati i diritti della maggioranza, queste si innervosiscono.
  9. Il Codice da Vinci ci spiega che non possiamo tacere perché dietro questa aggressione c’è la volontà di cambiare il modello educativo e valoriale della nostra società. Dietro l’operazione Codice da Vinci c’è la volontà di creare odio verso i cristiani e un complesso di inferiorità e di soggezione da parte degli stessi nei confronti del laicismo.
  10. Si lavora per relativizzare la società rendendo evanescente il concetto di bene e di male, anzi negando le stesse nozioni di bene e di male.
  11. Il relativismo culturale è la malattia dell’Europa cioè dell’Occidente.
  12. L’Occidente è la terra dove tramonta il sole. E’ la terra dove oggi rischiano di tramontare i Valori. Secondo queste tesi ogni Valore deve essere relativo e non deve offendere le minoranze e non deve formulare giudizi di Valore Assoluto. Per fortuna l’America sta reagendo bne.
  13. Dan Brawn in fondo ci offre l’occasione per ricordare che siamo figli di una civiltà che ha radici profonde.
    • Radici nella logica aristotelica
    • Radici nel rigore del diritto romano
    • Radici nell’amore del cristianesimo

    Siamo figli di chi ha costruito Cattedrali, Ospedali, Casse Rurali e guardato con amore i meno fortunati.

  14. John Maynard Keynes: "L’inevitabile non accade mai e l’imprevedibilità quasi sempre!" Questo è il motivo che ci fa credere che non dobbiamo mollare e che dobbiamo combattere per riscrivere la Verità.