Non è bello dimenticare nel momento del successo chi ha permesso il successo.

Lombardo e Russo dite una volta di più grazie a Germanà e Pagano

Sarà anche vero che il piano sanitario siciliano ha fatto un gran figurone tanto che il Governatore Raffaele Lombardo e l'assessore Massimo Russo, dopo mesi di panico e tanto nervosismo, oggi si danno di gomito, ma sarebbe il caso che i due Amministratori della Sicilia ci consentano una precisazione: non è bello dimenticare nel momento del successo chi ha permesso il successo. Ovvero i parlamentari Nino Germanà e Alessandro Pagano. Se non altro, questo Lombardo lo deve a loro proprio in quanto riconoscenza politica, considerando quanto la spesa sanitaria nel recente passato abbia accentuato uno dei problemi della nostra terra.

E non è da parte nostra una marketta, solo la puntualizzazione di un fatto che non ha trovato spazio (chissà perchè?) nelle celebrazioni romane di Lombardo e Russo. Il piano sanitario è vero che frutterà novecento milioni di euro alla Regione Sicilia ma questo perché Germanà e Pagano avevano fatto - mesi addietro - approvare l'emendamento in Commissione Bilancio e Finanza della Camera. La Regione - ricordiamo ai siciliani - dal 2003 subiva una decurtazione pari al 3% delle somme dovute dal Fondo sanitario nazionale, in quanto la Sicilia era soggetta al controllo per il rientro del patto di stabilità. Con questo emendamento le somme congelate pari 894 milioni di euro sono sbloccate per essere utilizzate dalla sanità siciliana, sempre naturalmente che il processo virtuoso di risanamento e di riequilibrio finanziario sia realizzato normalmente, come avviane già da un anno in modo virtuoso. "E’ un premio alle politiche di risanamento – avevano dichiarato gli onorevoli Germanà e Pagano, deputati del PDL e firmatari dell’emendamento- all’abnegazione di quanti hanno fortemente voluto il ripristino della normalità e al lavoro svolto alla Camera e al Senato, a quello del Governo Berlusconi e del Governo regionale". E che il solco tracciato dai due politici fosse importantissimo lo riconobbe pure l'assessore Massimo Russo che subito dopo all'Ansa il 9 GENNAIO 2009 rilasciava queste dichiarazioni. "Un’altra buona notizia per la sanità siciliana. L’emendamento proposto dai parlamentari Germanà e Pagano consentirà di far avere alla Regione siciliana quel maggior finanziamento di quasi un miliardo di euro che lo Stato in passato aveva trattenuto e la cui concessione era condizionata alla verifica degli adempimenti previsti nel piano di rientro. Ciò significa che è stato valutato positivamente il percorso virtuoso di razionalizzazione della spesa, che la Sicilia ha intrapreso con l’adozione di provvedimenti concreti. La collaborazione politica fra governo nazionale e governo regionale si è rivelata ancora una volta decisiva per accelerare il processo di risanamento dei conti e impostare il riordino del sistema sanitario regionale secondo criteri di modernità ed efficienza". Dunque perché non dirlo a chiare lettere soprattutto oggi che è stata varata la riforma sanitaria? Da amministratori attenti come Lombardo e Russo non ci saremmo aspettati questo scivolone comunicativo. D'accordo sarà pur vero che la maggior parte di noi si giudica migliore di quello che è, il che può rivelarsi particolarmente pericoloso soprattutto ad alti livelli. Solo che da un lato la classe dirigente palermitana ci fa riconoscere i nostri limiti di cittadini e spesso di elettori e dall'altro ci bombardano con banalità sull'autostima, su quanto siano meravigliosi, unici, eccezionali. Peccato che non tutti hanno la memoria corta nè durante il difficile cammino si sono persi l'indignazione. La critica alla politica serve, eccome però tenendo a mente che saper governare (dalla sanità alla famiglia) è un qualcosa che o si ha o non si ha, se ce l'hai è difficile spegnerla, se non ce l'hai è impossibile impararla. Chiarito il concetto, diamo dunque agli onorevoli Germanà e Pagano il merito per aver trovato - grazie a un colpo di penna - novecento milioni di euro per la spesa sanitaria.