Oggi i Cristiani non sanno chi votare...

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Oggi i cristiani non sanno chi votare per avere rispetto o una politica coerente alle proprie idee (però questa dispersione porta" lievito" ovunque). A Caltanissetta grazie a Corsi diocesani di formazione all’impegno sociale per laici, sono nati due gruppi. Nisseni in movimento che in sei incontri ha spiegato perché la Sicilia è così. L’altro, un Circolo La Pira, ha lanciato il dott. Giovanni Ruvolo come candidato sindaco.

Egli ha proposto una alternativa etica, generica, buonista, qualunquista, citando Gandhi ma non l’ispirazione cristiana. I confronti tra candidati sono stati soffici, fumosi, pieni di fughe in avanti invece che ancorati a bilanci, a dati di fatto dell’ultimo decennio, senza far presa sui cittadini perché senza progetti concreti per il futuro. Ruvolo ha raccolto 5300 voti di protesta, di rifiuto del solito andazzo, ma appena metà si sono estesi ai suoi candidati consiglieri. Al ballottaggio solo lui non ha dato indicazioni (rivelandosi senza alleanze) e ha rifiutato l’ammucchiata che ha spostato il civile confronto dalle idee e dai fatti, all’odio tra persone (vecchia strategia antiberlusconi ed incubatoio di guerre civili). Mentre Gela sogna di diventare Provincia e dimentica il porto, Caltanissetta rifiuta l’effimero e cerca di recuperare i 17 anni di paralisi subiti per vari motivi. Da secoli gli elettori siciliani sono selezionati dall’ emigrazione che allontana chi è senza capitali ma ha ambizione e spirito di iniziativa. Resta chi non ha grinta o ha la pancia piena, chi vive più di rendita che di lavoro. La voglia di nuovo è frenata da tanti baby pensionati, impiegati pubblici, falsi invalidi ecc che, lontani da progetti a lungo termine, spesso o non votano, o votano per amicizia, o per clientelismo. Molti, non abituati alla meritocrazia, considerano la candidatura come un "gratta e vinci" invece che un faticoso servizio. Rispetto all’Italia la Sicilia ha solo lo 0,16% dei km di ferrovia a doppio binario, il doppio degli aderenti a religioni nate dopo il 1800 ecc. La crisi attuale è più morale che finanziaria, anche se nessuno lo dice. Ci sentiamo simili a Dio usando telefonini, auto, computer ecc ma tendiamo all’autodistruzione con suicidi, droga, omosessualità, fumo, aborti,illegalità tollerate, incendio del verde ecc Dilaga una apostasia silenziosa e strisciante dei valori cristiani che hanno fatto dell’Europa un faro di civiltà. Pochi sono "i liberi e forti" ed ancor meno i buoni maestri. Servono occasioni di confronto e collegamento regionale tra uomini di buona volontà.

Giuliano Gattei