«Rianimare con la musica il Castello di Lombardia»

(Tratto da "La Sicilia") - L'Assessore pagano al convegno sulla Lirica

ENNA - Ieri pomeriggio, nell'ambito delle manifestazioni rivolte a ricordare la grande tradizione della lirica a Enna, per iniziativa dell'associazione "Teatro dell'opera città di Enna", si è svolto il primo convegno di studi sulla cultura lirica in Sicilia e, in particolare, nell'Ennese, cui ha preso parte l'assessore regionale dei Beni culturali e della Pubblica Istruzione, Alessandro Pagano, il quale ha dichiarato il suo attaccamento al Castello di Lombardia, nel quale da piccolo ha avuto modo di assistere, insieme ai genitori, ad alcune tra le più belle opere liriche.

Pagano "ha sottolineato la bellezza del maniero che «è giusto e doveroso riportare alla luce e rianimarlo con la musica, ridonando la possibilità agli ennesi di godere dei beni che posseggono".
Bruno Grimaldi, presidente dell'associazione «Teatro dell'opera città di Enna», ha sancito l'importanza di una ripresa del discorso culturale con la comunità cittadina, interrotto da anni, affinchè questa non rimanga solo un centro politico e amministrativo, ma ridiventi punto mediano di sviluppo economico e culturale. «La cultura - spiega Grimaldi, intesa come realizzazione non episodica di manifestazioni scollegate tra loro, ma un'insieme di attività, fra cui quella musicale, è fondamentale poiché contribuisce all'elevazione dello spirito umano. L'opera lirica, in particolare, che si concretizza nel recitar cantando, crea un connubio stupendo tra musica e parola».
Il dott. Gaetano Pennino, commissario straordinario del Teatro Bellini di Catania, ha posto l'accento sulle difficoltà economiche che si incontrano nel portare avanti l'attività teatrale, spesso causati da una polverizzazione all'interno dello stesso settore.
Infine, il prof. Giuseppe Grimaldi, direttore d'orchestra e direttore artistico, ha suggerito la possibilità di creare un'intesa tra il teatro ennese e quello catanese in modo da aiutarsi reciprocamente.
Chiuso il convegno, sono stati eseguiti brani celebri della lirica, diretti dal direttore artistico Gaetano Colajanni, originario di Enna, che, dopo aver studiato in Belgio, ha lavorato presso diversi teatri non solo italiani, ma anche esteri, ricevendo numerosi premi; a lui si deve la fondazione dell'associazione «Accademia musicale italiana», della quale è presidente, Colajanni ha trasmesso la sua passione alla figlia Letizia, divenuta un ottimo soprano, che si è esibita ieri nella Sala Cerere col primo brano di G. Puccini tratto da La Bohème, «Quando men v'ò», seguita da Anna di Marco e dal tenore Salvatore Bellia, sui brani musicati da Antonello Manco e Francesco Cultreri.

Rita Luisa Cozzo