Moody’s declassa la Regione. Pagano: subito i tagli alla Sanità

(Tratto da "Giornale di Sicilia") - "Spende più di quanto incassa" l’agenzia abbassa il rating. Buono, invece, il giudizio sul Comune e la Provincia di Palermo

PALERMO - Moody’s boccia la Sicilia. L'agenzia finanziaria internazionale ha deciso eli abbassare il rating della Regione, che passa da «Al» a «A2». Peggiora, in sostanza, il giudizio sull'affidabilità dell'amministrazione: quella isolana è ora ultima in Italia, seppur insieme a Molise, Puglia e Sardegna. È la Lombardia la Regione con la migliore situazione Finanziaria: il suo rating è «Aa1», vicino al top (costituito dalla tripla «A»).

La Sicilia, dunque, fanalino di coda. La valutazione di Moody's è basata su due aspetti: la sostenibilità del debito nel lungo termine e la stabilità e la prevedibilità dei flussi di cassa. In due parole, c'è una Regione che spende di più di quanto incassa e mantiene un deficit elevato, concentrato soprattutto nella Sanità. Il risultalo immediato del declassamento, lo chiarisce direttamente l'assessore al Bilancio Alessandro Pagano: «Ora, per noi, aumenterà il costo del denaro». Insomma, i prestiti saranno più onerosi per la Regione.
Ma secondo l'opposizione, gli svantaggi sono molto più estesi: "C'è una caduta verticale di credibilità per la Sicilia - dice Franco Piro, vice Coordinatore regionale della Margherita- Chi ha acquistato obbligazioni della Regione diventerà più diffidente ed è evidente che il giudizio di Moody's influirà anche sulla capacità dell'Isola di attrarre nuovi investimenti. La decisione dell'agenzia finanziaria era ampiamente annunciata e boccia un governo regionale che ci sta portando al dissesto: dal 2000, quando avemmo il primo rating a oggi, la tendenza è stata sempre negativa. Purtroppo non mi sembra che ci siano correttivi seri in vista».
L'assessore Pagano coglie l'occasione per invitare l'intero governo a una politica del rigore sulla Sanità. «Il giudizio di Moòdy's può sorprendere solo chi non conosce la realtà delle cose: era inevitabile, per una Regio¬ne che ha bruttato un miliardo e mezzo di euro, in tre anni, per coprire il buco della Sanità. È inutile girarci intorno, è lì il problema, in quel settore resistono le ultime sacche di asssistenzialismo». Pagano, come altre volte, afferma che non vuole addossare le colpe al collega Ettore Cittadini: «Esistono situazioni al limite della legge e dell'etica: è spropositato il numero di ricette firmate dai medici ma lo è altrettanto il contributo regionale a vantaggio di alcune categorie, come la specialistica convenzionata. E l’approvazione della manovra che avevo predisposto, con le misure per contenere la spesa nella Sanità, è slittata a settembre. Poi, come ci si può sorprendere per il giudizio di Moòdy's? Occorre assumersi tutti insieme delle responsabilità, rinviando i problemi si peggiora solo la situazione».
In compenso buone note dagli enti locali più piccoli: buono il giudizio dì Moody's sul Comune di Palermo, «Aa 3», mentre alla Provincia l'agenzia ha attribuito il rating «Al».