Sicilia verso la manovra

PALERMO (Tratto da: "Il Sole 24 Ore") - Una manovra da 940 milioni di euro per evitare il deragliamento dei conti. L'assessore regionale al Bilancio della Regione siciliana, Alessandro Pagano, propone un intervento per riparare soprattutto all'esplosione della spesa sanitaria. L'anno scorso è salita di quasi il 22% rispetto al 2002, a quota 7.487 milioni di euro, un dato che corrisponde al 55% della spesa complessiva della Regione.

Al capitolo Sanità, il bilancio 2003 ha fatto segnare un incremento di 1.345 milioni di euro, assorbendo quasi l'intero aumento della spesa regionale (1.464 migliaia di euro). Pagano si rammarica, perché senza l'impennata della voce principale del bilancio i conti sarebbero stati molto diversi. «L'anno scorso — dice l'assessore — abbiamo recuperato tre miliardi di euro in più: 583 milioni dalle entrate tributarie e altri 71 da quelle extra tributarie, a cui si aggiunge l'aumento dei trasferimenti, dall'Unione europea e dallo Stato, anche grazie alla definizione del contenzioso». L'assessorato ha simulato i conti senza l' «ultradeficit» della sanità, ottenendo un risparmio pubblico di 361 milioni di euro e addirittura un saldo positivo da impiegare di 176 milioni. «Non ha senso — spiega Pagano — contenere l'aumento di spesa allo 0,98% in tutti gli altri ambiti se poi questo settore sfora di due cifre percentuali. Non è un problema che riguarda l'assessorato alla Sanità, ma tutto il Governo regionale, che dovrà intervenire».
La proposta di Pagano prevede un intervento da 220 milioni con il taglio alla spesa corrente. La legge regionale 23/2002 consente all'assessore di agire in via amministrativa dopo l'autorizzazione del Governo. Gli altri 720 milioni dovrebbero arrivare da un piano su tutte le amministrazioni regionali, a partire dalle spese di funzionamento della Regione. «Per farlo è necessaria una convergenza politica forte da parte dell'intera giunta e della maggioranza che, compatta, deve sostenere l'emergenza finanziaria». La cifra di 940 milioni deriva per metà dal fabbisogno per minori entrate (325 milioni) e maggiori spese (155,8 milioni) e per il resto (460 milioni) dalla copertura del disavanzo della sanità relativo all'anno scorso. C'è il rischio concreto che la spesa sanitaria cresca ancora, con il contributo di quella farmaceutica. Nei primi tre mesi, il budget 2004 per i farmaci (796 milioni) era stato già coperto per il 42%, spinto dal nuovo meccanismo dei ticket che prevedeva un'autocertificazione sul reddito per dimostrare il diritto all'esenzione. Da giovedì sarà introdotto un nuovo sistema con l'utilizzo degli indici Isee (Indicazione della situazione economica equivalente) dell'lnps e la Regione spera di contenere la spesa.

A.BA.