Il credito deve collaborare

(Tratto da: "Supplemento il Sole 24 Ore") - L’assessore regionale al Bilancio, Alessandro Pagano, non molla la presa. Non intende arretrare di un millimetro rispetto al duello imbastito da tempo con il sistema creditizio, e l'ultima vicenda legata alla rinegoziazione dei mutui, in fondo ne è il prolungamento. Così, accantonato ogni intento diplomatico, rilancia le sue accuse e spiega: «Se le banche avessero avuto un rapporto più trasparente, cittadini e Regione non sarebbero stati costretti a pagare tassi cosi esosi per decenni. Se fossero state meno avide e più lungimiranti — incalza — e non si fossero messe di traverso rispetto alle leggi con opposizioni e ricorsi irragionevoli, oggi avremmo un lasso di interesse che avrebbe accontentalo tutti».

Dice sistema bancario, ma pensa soprattutto al Banco di Sicilia che ha impugnato davanti al Tar le richieste di rinegoziazione avanzate dagli assessorati. Il tribunale amministrativo a ottobre 2003 ha dato ragione a Palazzo d'Orleans, ma la battaglia legale e di nervi condotta a forza di carta bollata è tuttora in corso. E oggi Pagano giura che «fino a prima della sentenza del Tar, ci saremmo pure accontentati di qualche centesimo socio il 12,61%, soglia fissata da un decreto ministeriale, ma adesso che i tribunali ci danno ragione vogliamo di più e puntiamo su tagli ben più pesanti». Una baldanza giustificata dall'approvazione nello scorso dicembre della norma che consente l'estinzione anticipata dei mutui: «Se anche le banche continuassero a dire no alla rinegoziazione — spiega Pagano — a quel punto ci arrogheremmo il diritto di estinguere anticipatamente i mutui, rivolgendoci poi a quegli istituti caratterizzati si da un comportamento più corretto. Dai segnali che vado via via ricevendo, credo che le banche stiano capendo. Anzi, posso dire che fuori dall'assessorato c'è la fila». L'assessore taglia corto: «Oggi siamo noi i più forti». Ma resta la disponibilità della Regione a dialogare con le banche, assicura Pagano, anche perché non sempre, a causa delle penali previste nei contralti, l'estinzione anticipata dei mutui risulta indolore. In ogni caso, in agenda nei prossimi giorni sono fissati nuovi incontri con gli istituti di credito, «purché vi sia da parte nei nostri interlocutori piena collaborazione — sottolinea l'assessore — si ripristini la correttezza nei rapporti e ci siano forniti segni concreti di apertura con un taglio consistente dei lassi».