"Intesa per i crediti dei farmacisti"

(Tratto da "La Sicilia, Economia") - Pagano: intesa per i crediti dei farmacisti. Chiusa una "querelle" da 2 mld di euro. «I creditori potranno andare in banca a ritirare i soldi»

Quando i soldi sono pochi e i debiti tanti nascono le proteste e le polemiche. Sapete qual è il debito della Regione verso i fornitori delle Usl? Due miliardi e 200 milioni di euro, pari all'astronomica cifra di 4 mila miliardi e 400 milioni di lire, più o meno. Nelle scorse settimane il consorzio che raggruppa le imprese Usl, presieduto dal prof. Modica, aveva presentato una proposta per l'anticipazione dei crediti ai fornitori della Sanità.

Nel presentare questo cosiddetto «factoring» si è però scontrato con l'assessore al Bilancio Alessandro Pagano. E allora è nata una querelle. Dice Pagano: «Ho subito contestato la proposta perché da un punto di vista giuridico c'erano fortissime responsabilità a carico dei direttori generali e nello stesso tempo si potevano avere condizioni economiche migliori».

E allora come si risolve la cosa?

«Si risolve in questo modo. In queste ore ho chiu¬so un accordo con la Federfarma, che rappresenta i due terzi dei debiti delle Usl. Esempio: ogni cento euro di debiti, due terzi riguardano i farmacisti e un terzo le convenzioni esterne e le cliniche private. Questo accordo sarà portato oggi in Giunta di governo che già nell'agosto scorso mi aveva detto di chiudere questa vicenda».

Quali sono i termini dell'accordo?

«I farmacisti portano in banca i loro crediti e praticamente riceveranno la somma al netto degli interessi, che è pari a euribor (un tasso interbancario di riferimento del mercato interbancario per scadenze da 1 a 12 mesi; ha sostituito il Ribor, ndr), cui va aggiunto un punto e mezzo. Cioè posto cento di crediti, riceveranno 98. Il secondo passaggio è che uno 0,30 sarà a carico dei farmacisti, il che alleggerirà il carico della Regione. Da parte loro i farmacisti si sono impegnati a ritirare tutti i decreti ingiuntivi».

In sostanza I farmacisti vanno in banca e ritirano i soldi che gli spettano. Ma la Regione non dovrà poi restituire questo denaro agli Istituti di credito? Come farà?

«Man mano che abbiamo i soldi li giriamo alle banche. Abbiamo crediti verso lo Stato, abbiamo contratto dei mutui, abbiamo una cartolarizzazione di 800 milioni di euro negli Stati Uniti».

Cos'è questa cartolarizzazione negli Stati Uniti?

«Noi avanzavamo soldi ex articolo 38 dallo Stato. Anziché prenderli in 15 anni lo Stato ce li da tutti in unica soluzione. Ovviamente non ce li da lo Stato, ma le banche, che poi si rivarranno con lo Stato. Noi parte di questi titoli di credito li andiamo a collocare negli Stati Uniti, sono sostanzialmente delle obbligazioni».

C'è uno scontro con l'assessore alla Sanità Ettore Cittadini?

«No, lo scontro è semmai tra me e l'ex consulente di Cittadini, Marco Modica, che evidentemente si arroga di prendere decisioni politiche. Voleva chiudere l'operazione come diceva lui. Però ha dimenticato un particolare e cioè che non era assolutamente conveniente per l'amministrazione regionale. Ha presentato un progetto, sollevan¬do un polverone bestiale, su una cosa che non reggeva dal punto di vista economico».