Claudia Koll: «Porto Gesù nel mondo dello spettacolo»

(Tratto da "Giornale di Sicilia") - L'attrice a Troina al Forum interculturale: «L'incontro con Cristo ha cambiato la mia vita»

PALERMO. «Credo che il dialogo rafforzi l'identità. Ma non nell'inclusione uniforme: è importante mantenere la propria identità nel rispetto della diversità». È una Claudia Koll diversa, eterea, quella intervenuta ieri al II Forum interculturale, organizzato alla Cittadella dell'Oasi di Troina dal Consiglio d'Europa. L'attrice, per la quale si è parlato di una moderna «conversione», ha preso parte all'incontro che riunisce i rappresentanti delle principali religioni e organizzazioni internazionali, sui Valori centrali per il dialogo interculturale.

«Ci sono semi di sapienza divina anche nelle altre religioni - continua Claudia Koll - credo che la rivelazione e la salvezza siano in Gesù Cristo, nel rafforzamento e nel rinvigorimento della nostra fede. E sono sicura della necessità di un maggiore impegno e testimonianza da parte dei cristiani». Koll attrice. È mutata molto la sua vita? «L'incontro con Gesù Cristo ha portato un cambiamento profondo nella mia vita, Gesù non ti snatura, ti corregge. Significa togliersi tante maschere, conoscere se stessi, riappacificare i ricordi, le ferite sono curate dall'amore di Dio. La grande scoperta è che Dio è Amore, ed è grande nella sua misericordia». Abbandonerà lo spettacolo? «No. Sono chiamata ad annunciare Gesù nel mio ambiente. Ho incontrato più curiosità che resistenze. Qui e 'è un grande bisogno di trascendenza». Claudia Koll sta per girare una fiction Rai sulla vita di San Pietro, in cui interpreta una delle prime giudee cristiane, regia di Giulio Base. Al Forum è intervenuto l'assessore regionale ai Beni culturali Alessandro Pagano, che ha sollevato fondamentali questioni sulla libertà, partendo dal caso-Buttiglione: «L'Unione Europea predica la libertà di parola e di pensiero e poi tanti parlamentari vogliono il sangue di un commissario perché ha un'opinione diversa dalla loro. La battaglia da portare avanti è culturale, è in ballo la libertà di tutti». Padre Ferlauto, padrone di casa, ha presentato il progetto «Oasi Città aperta»: «Una città dove ognuno è qualcuno da amare e rispettare».