Già stabiliti i primi interventi di urgenza

(Tratto da "Giornale di Sicilia") - Sanità: Via libera al nuovo piano di edilizia sanitaria

La VI Commissione Legislativa dell'Ars ha dato il via libera per il Piano di Edilizia Sanitaria; un Piano che nasce nel 1988 secondo l'art 20 della legge 67, e che ha comportato fino ad ora un investimento da parte della Regione Siciliana di 1057 miliardi. Di questa cifra, nel primo triennio, sono stati spesi 650 miliardi, e adesso, a distanza di quasi un anno e mezzo dalla fine del primo triennio, è stato rimesso in moto il meccanismo per il rifinanziamento degli investimenti in Sanità. Lo Stato ha predisposto, secondo le direttive di questa legge, finanziamenti di 15.000 miliardi, di cui più di 2400 sono stati destinati alla Sicilia.

Naturali le notevoli conseguenze che tale finanziamento avrà sugli standard qualitativi della Sanità siciliana e sull'occupazione. II Piano Regionale, è stato gia proposto al Consiglio Sanitario Regionale, ed ha avuto parere unanime, così come dalla VI Commissione Legislativa: fondamentalmente interessa opere di ammodernamento, ristrutturazione, riconversione e costruzione di strutture ricettive sanitarie. Adesso, bisognerà inviare il tutto al Ministero che avvierà la fase operativa del Piano L'Assessore alla Sanità Pagano, ha voluto illustrare dettagliatamente il nuovo assetto sanitario: "Per il Piano 1997, abbiamo dato la priorità di finanziamenti al Centro Trapianti di Palermo (104 miliardi), al Papardo di Messina( 56 miliardi), ad una serie di poliambulatori come quello del quartiere Giostra a Messina, e alla Residenza sanitaria assistita a Marsala dell'azienda USL 9. Un'altra opera che sicuramente potrà definirsi cantierabile, non appena le pratiche arriveranno a Roma, è quella relativa all'ospedale Maggiore di Modica, progetta che è già stato inoltrato al Cipe (17 miliardi). Tra le priorità 1997 ci sono anche 28 miliardi destinati all'azienda ospedale Garibaldi di Catania che dovrà cambiare sede. E questo per quanto riguarda le priorità assolute. Tutto è stato fatto in sintonia con i direttori generali, visto che questi conoscono molto bene il territorio e hanno contezza precisa delle loro esigenze. I direttori hanno presentato le loro richieste che sono state vagliate e quindi approvate". Nel nuovo Piano, l'assessore ha precisato anche di avere previsto soltanto due nuovi ospedali, a Trapani e a Ragusa, perchè "è inammissibile che due città come queste restino senza ospedale". Pagano, inoltre, ha voluto dare molto spazio anche alla cura del territorio che, in ogni caso, avendo una gestione di spesa inferiore alle strutture ospedaliere, ha ottenuto nel planning sanitario il 30% del budget. Per altro verso, Pagano ha anche ricordato come saranno ristrette le maglie del controllo per le aziende sanitarie che non spenderanno entro i tempi previsti le somme a loro stanziate: per i ritardatari è prevista infatti la revoca della somma finanziata, a favore di altre aziende; "e questo avviene - ha voluto sottolineare l'Assessore alla Sanità - seguendo le nuove direttive ministeriali che mirano proprio alla rimodulazione e alla competizione: per chi non spende entro i tempi stabiliti non ci sarà possibilità di proroga e i soldi gli verranno tolti".