Con una nuova e modernissima struttura, la Sicilia d'ora in poi avrà a Palermo il suo primo centro per il trapianto degli organi

Con una spesa di 103 miliardi (il 95% di questi finanziati dallo Stato ed il 5% dalla Regione Siciliana), tra circa sei mesi sarà operativo il primo Centro Trapianti di organi in Sicilia e completato nel 1999. L'ISMETT, (Istituto Mediterraneo i Trapianti e Terapie ad alta Specializzazione) è stato definitivamente ufficializzato e, attraverso il suo Consiglio di amministrazione, ha fatto sapere che appunto tra sei mesi verrà effettuato il primo trapianto di fegato nel padiglione chirurgia toracica dell'Ospedale Civico di Palermo già visitato da un'équipe di esperti americani e italiani (nel contempo si sta già pensando alla predisposizione di alcuni locali per la terapia intensiva e la rianimazione post-operatoria).

La struttura proviene interamente dagli Stati Uniti, nella fattispecie dall'università di Pittsburgh, e prevede una sorta di joint-venture tra i chirurghi italiani e quelli americani. II chirurgo Ignazio Marino è stato nominato direttore e Amministratore Delegato dell'Istituto, mentre il Consiglio d'amministrazione è composto dall'avvocato Piazza come rappresentante dell'ospedale Civico, da Thomas Detre, il direttore dell'Università di Pittsburgh, dal direttore generale dell'ospedale Cervello, Rodolfo Gargano e dall'americana Michelle Mc Kenney. La struttura sarà ultimata entro il 1999 e alloggerà in un padiglione completamente nuovo. II progetto è stato approvato dalla Corte dei Conti, ed è stata presentata dall'Assessore Pagano una richiesta al Ctar (Comitato tecnico amministrativo regionale) per ottenere una corsia privilegiata al fine di accelerare i tempi per la valutazione del progetto che così potrebbe essere già sbloccato alla fine dell' estate.
Evidente la soddisfazione dell'Assessore alla Sanità Alessandro Pagano che ha fatto tanto per avere il Centro Trapianti in Sicilia - con la riunione del Consiglio d'amministrazione, di fatto comincia tutto l'iter che ha portato alla nascita e quindi all'operatività della struttura. Questa notizia giunge nel momento in cui si stanno raccogliendo fondi in Sicilia per far sì che una bambina di tre anni venga operata a Bruxelles al fegato. E' straordinario immaginare come questa bambina, quando il Centro sarà operativo, non avrà bisogno di avere raccolti fondi né di andare all'estero per farsi operare -.
L'Assessore ha anche voluto sottolineare come incominci a profilarsi un futuro ricco di collaborazioni e progetti con l'estero.
Sono già stati presi contatti con la Turchia e l'Egitto (con il Presidente della Turchia e con i vertici dell'Egitto) per far si che i pazienti di questi due Paesi vengano operati in Italia, e quindi, anche dal lato economico, esiste già un potenziale portafoglio clienti.
Ma non finiscono qui le novità del Centro Trapianti. Infatti, a garanzia della grande professionalità tecnica della struttura, tutti i corsi di aggiornamento e di formazione che saranno tenuti a Palermo nel Centro, avranno validità scientifica anche negli Stati Uniti.
Una risposta concreta quindi dell'Assessore Pagano a dispetto di tutte le critiche che continuano a piovere addosso alla Sanità: "ma è ovvio - avverte Pagano - vista la gestione degli anni passati; ma c'è una storia che si sta iniziando a riscrivere, c'è una nuova mentalità che non si ferma soltanto al contesto siciliano ma in generale anche a livello internazionale. La Sanità non viene più concepita in termini assistenzialistici, ma di efficienza, qualità e economicità"

Gioacchino Stancanelli