Per i beni culturali è tempo di hi-tech

(Tratto da: "MF") - Il futuro del patrimonio artistico della Sicilia passa per l’innovazione. Nei musei non solo i reperti archeologici, i dipinti e gli oggetti preziosi, ma anche l’hi-tech può essere uno strumento per diffondere conoscenza. Basta guardare l’esperienza degli altri paesi che già da tempo hanno messo la tecnologia a servizio della cultura. Un esempio su tutti è il Louvre di Parigi, sintesi perfetta tra passato e futuro. Di modelli innovativi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale si è parlato ieri (venerdì 2), a Palermo, nel corso di un convegno organizzato dallo Ieref (Istituto Europeo di Ricerche, studi e informazione), con la collaborazione dell’assessorato regionale ai beni culturali, guidato da Alessandro Pagano.

"Un bene acquisisce valore soltanto in funzione dell’uomo", ha detto Pagano. "Negli ultimi anni, ha aggiunto, in questa campo c’è stata una tendenza conservativa. Ma oggi con le nuove tecniche multimediali, siamo nelle condizioni di valorizzare il bene". Presente anche Carlo Rambaldi, tre volte premio Oscar per effetti speciali, che ha lanciato la proposta di realizzare un parco telematico. "La struttura, attraverso l’uso dei linguaggi cinematografici, potrebbe esaltare la cultura del territorio e quindi attrarre maggiormente l’attenzione dei turisti".

Emanuela Rotondo