Subito riaperto il teatro di Taormina: Pagano: «Arriveranno anche i soldi»

(Tratto da "La Sicilia") - All'aumento dei livelli retributivi non aveva corrisposto l'aumento dei finanziamenti. Ora l'assessore ha chiesto la variazione di bilancio. II soprintendente Villani «Riapertura disposta in attesa della soluzione»

S'è levato un coro, giustificato, di proteste per la chiusura dei siti archeologici di tutta la provincia di Messina. Il risultato è che potrà riaprire da subito, sia pure «sub judice», il teatro antico di Taormina. L'inghippo stava in questo: è stato raddoppiato il gettone per la «turnazione» ai custodi dei siti archeologici, ma gli stanziamenti sono rimasti gli stessi, per cui tira e tira, qualcuno s'è stufato e ha detto stop: musei chiusi di pomeriggio e nei festivi per mancanza assoluta di fondi. Possibile che accada questo in una Regione a vocazione turistica? Possibilissimo.

Dice l'assessore regionale ai Beni culturali Alessandro Pagano, reduce, dall'assegno dato a capitan Ciccio per il ritrovamento e il ripescaggio del Satiro in mare: «I termini della questione sono molto semplici. C'è stato il rinnovo del contratto dei regionali che ha fatto aumentare il livello retributivo, purtroppo non si è tenuto conto che nel settore dei Beni culturali c'è un elemento che si chiama custodi, vigilanti, turnisti, un elemento che altre amministrazioni non hanno. A questa punto succede che arriviamo a metà novembre e mancano 300 mila euro. Allora abbiamo chiesto una variazione di bilancio per sanare la situazione, ma in questo momento non abbiamo un euro in cassa. Meno male che è capitato nel periodo migliore, cioè meno peggiore, perché novembre è la punta turistica più bassa. Se Dio vuole, tra dieci giorni si ripristina tutto. Chiediamo alle soprintendenze di stringere i denti e di non accentuare i problemi».

E infatti la soprintendenza di Messina non ha «accentuato»: il soprintendente Gianfilippo Villari in via eccezionale ha comunicato al sindaco di Taormina Aurelio Turiano che il teatro greco può riaprire da subito. E ha poi precisato: «Chiarisco che non sono stato io a chiudere i siti archeologici, bensì la direttrice del servizio Maria Costanza Lentini con una disposizione interna. E il motivo è questo: è stata raddoppiata la cosiddetta indennità di turnazione dei custodi. E siccome i finanziamenti sono rimasti gli stessi ecco che a metà novembre ci siamo trovati senza nessuna copertura finanziaria. Se non fosse stata presa alcuna decisione la direttrice del servizio rischiava di rimetterci di tasca propria e questo onestamente non si può chiedere ai funzionari».

E allora? Allora, dice il soprintendente, «venerdì avrò un incontro con i sindacati per trovare un accordo che consenta di renere aperti i siti in attesa della variazione di bilancio promessa dall'assessore Pagano. Con un po' di buona volontà già sabato potremmo tornare alla normalità. E intanto ho autorizzato Taormina ad aprire». Con grande soddisfazione del sindaco Turiano che era in angustie. E comunque è un comparto da sempre caotico: anche adesso nei festivi sono chiusi i templi di Segesta e Selinunte, così come a Siracusa il «Paolo Orsi» e il Palazzo Bellomo (per una discussa ristrutturazione).

TONY ZERMO