Palermo, ritorna il vaso speziale

(Tratto da: "MF") - Maioliche in mostra fino a Gennaio

E tutto pronto per la mostra «Aromataria, maioliche da farmacia e d'uso privato», che è stata inaugurata ieri (venerdì 21) a Palermo a Palazzo Abatellis, sede della Galleria regionale siciliana. In esposizione fino all'8 gennaio le prestigiose collezioni ceramiche di Palazzo Abatellis, poco note al gran pubblico e soltanto in parte indagate dagli studi. L'iniziativa propone al pubblico degli estimatori una visione allargata della materia che si sofferma sul contesto della bottega d'aromateria in cui le maioliche vennero utilizzate non soltanto come contenitori di farmaci ma come simbolo del prestigio di cui godeva l'arte antica e misteriosa dello speziale, approdata in Occidente attraverso i contatti intercorsi tra la Sicilia e l'Oriente, in particolare con il mondo arabo.

«La mostra che si inaugura domani», ha affermato l'assessore regionale ai beni culturali, Alessandro Pagano, «è un appuntamento prestigioso, che testimonia la vitalità del settore in Sicilia e del forte rapporto affettivo che lega intensamente i siciliani alle memorie storiche e alla loro identità culturale. L'esposizione, che illustra un tema di grande rilevanza culturale, è una raccolta di stupende maioliche antiche, esposte in un percorso didattico di grande valore scientifico e di immensa suggestione».

La scelta espositiva si articola nella presentazione di numerosi reperti siciliani e di importazione selezionati per luogo e periodo di fabbricazione, organizzati all'interno dell'apoteca, presidio sanitario ed emblema culturale, unico luogo laico a disporre di immagini e segni evocativi. «Con la mostra di maioliche della sua ricchissima collezione», ha affermato Vincenzo Abbate, direttore della Galleria, «si conclude una fase di lavoro sulla conoscenza e la catalogazione delle raccolte interne».

Oltre all’ allestimento di una bottega di speziale, la mostra prevede la ricognizione di due aromaterie rinascimentali attraverso la pubblicazione di mappe e documenti d'archivio relativi a inventari mediti e, in particolare, alle carte di due insigni operatori palermitani, Giovanni Aloisio Grillo, attivo, alla fine del '500, nell'odierna via dei Coltellieri alla Vucciria, e Nicolò Gervasi, figura poco nota di sperimentatore, con bottega nella piazza di Ballarò, scomparso nell' ultimo decennio del '600. La pubblicazione della sua biblioteca nel catalogo costituisce un apporto testimoniale di non trascurabile portata negli studi connessi alla scienza ermetica e spagirica.